Caro energia, Bonelli, portavoce di Europa Verde, ha attaccato quelle aziende che hanno guadagnato dalla speculazione sull’energia provocata dalla guerra, mentre le bollette dei cittadini raggiungevano livelli record.
Caro energia, Bonelli: “Le famiglie non accendono il riscaldamento mentre le aziende fanno extraprofitti”
La ricaduta della guerra in Ucraina sul prezzo dell’energia è ormai evidente, in attesa degli effetti del decreto legge energia del governo, che promette di dare un po’ di sollievo alle famiglie italiane. Angelo Bonelli, intervenuto su Radio Cusano Campus, ai microfoni de L’Italia s’è desta, programma curato e condotto dal direttore Gianluca Fabi, accusa la speculazione fatta sulla crisi da alcune aziende.
“Oggi vediamo le famiglie italiane che hanno paura di accendere il riscaldamento a casa per non trovarsi con bollette troppo alte. Ma, allo stesso tempo, ci sono aziende che hanno fatto extraprofitti negli ultimi mesi, pari a 40 miliardi di euro. E questa è una colpa perché hanno acquistato il gas prima dello scoppio della guerra, a prezzi molto ridotti e hanno ottenuto guadagni maggiori grazie alla speculazione fatta dal mercato sulla guerra”.
Bonelli denuncia la paura di un “ritorno al passato dell’Italia e dell’Europa”, con le lobby che starebbero spingendo per “mantenere la dipendenza dagli idrocarburi o spingere verso il nucleare”.
Problema analogo anche nel settore agricolo, dove il nostro paese non ha mai perseguito una politica totalmente indipendente.
“Oggi vediamo mancare l’olio di semi di girasole dagli scaffali dei supermercati. Alcuni stanno suggerendo di sostituirlo con l’olio di palma e questo significa deforestazione di tutte le foreste primarie del sud-est asiatico. Questo accade perché nel nostro paese non si è costruita una politica agricola che puntasse all’indipendenza alimentare.
Auspico che ci possa essere un cambiamento ma sono preoccupato per il futuro del nostro paese”.
Sulle accuse di presunti finanziamenti di Gazprom ai movimenti ecologisti: “Una c*****a per delegittimarci”
Bonelli ha voluto poi rispondere in maniera decisa al rapporto di una fondazione parigina (Fondalpol – Fondazione per l’innovazione politica), che accusa i gruppi ecologisti di aver preso denaro da Gazprom. In questo modo, secondo Fondalpol, il colosso russo del gas avrebbe finanziato le campagne contro il nucleare e il fracking, impedendo all’Europa di garantirsi un’indipendenza energetica.
“È una c*****a grande come una casa, come si dice a Roma.
Questo continuo attaccare una comunità di persone che si batte per salvare il pianeta dal cambiamento climatico, è una cosa ormai insopportabile. Noi siamo da sempre quelli che vogliono bloccare il gas russo, e che andavano a protestare a Mosca per il diritto all’informazione, quando i dissidenti come Anna Politkovskaja venivano uccisi. Trovo tutto questo infamante, ma non posso dire che mi sorprenda”.
Secondo Bonelli, infatti, ci sarebbero altri interessi dietro l’uscita di simili inchieste che hanno il compito di delegittimare i movimenti ecologisti.
“La lobby del nucleare ha messo in campo tanti soldi per condizionare l’informazione e infamare il nostro movimento. Del resto, come si può distruggere un avversario che porta un punto di vista diverso dal proprio? Delegittimandolo. Leonardo Sciascia, nei suoi libri, diceva che un modo per sconfiggere chi combatte la mafia è dire che è come i mafiosi“.
“Puntare sulle energie rinnovabili è anche un modo per contrastare le guerre causate dalle altre fonti energetiche”
In conclusione, Bonelli ha voluto sottolineare come la scelta di un modello energetico diverso da quelli tradizionali, possa portare anche ad evitare, in futuro, conflitti come quello attualmente in corso nell’Est Europa.
“Questi conflitti e queste polemiche si generano per un motivo semplice: sole e vento sono fonti energetiche gratuite, nessuno ci guadagna, cosa che invece succede con il nucleare, con gli idrocarburi e con il gas.
Noi ci battiamo contro gli idrocarburi, che sono un problema serio per il futuro del nostro paese. Lo stiamo vedendo proprio adesso come la nostra dipendenza da essi generi guerre.
Puntare su un modello energetico basato sulle rinnovabili significa, quindi, anche andare nella direzione di un modello di pace”.
Il link per riascoltare il podcast dell’intervento di Angelo Bonelli di Europa Verde a L’Italia s’è desta: https://www.radiocusanocampus.it/podcast/angelo-bonelli-5/