Guerra in Ucraina, giorno 28. Gli intensi attacchi aerei russi stanno trasformando la città ucraina di Mariupol in “ceneri di una terra morta”, ha descritto così lo scenario che si è trovato di fronte martedì il consiglio cittadino.
Guerra in Ucraina, giorno 28
Ucraina, Zelensky: “Giovani non devono vivere sotto le bombe”
“I giovani ucraini non devono vivere sotto le bombe. La guerra è contro la libertà, l’uguaglianza e la fratellanza”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha aperto il discorso in video conferenza davanti al Parlamento francese che lo ha accolto con un lungo applauso. “Il mondo e sull’orlo della distruzione. A Mariupol l’assedio è brutale come nel Medioevo”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando: “Serve un’azione comune per fare pressione su Putin”.
Johnson: “L’Occidente fornisca nuovi aiuti militari difensivi a Kiev”
Secondo il primo ministro britannico Boris Johnson gli alleati Nato dovrebbero fornire ulteriori aiuti militari difensivi all’Ucraina. Durante una riunione di gabinetto Johnson ha spiegato che “le azioni di Putin hanno già varcato la soglia della barbarie e che l’Occidente non dovrebbe esitare a rafforzare le sanzioni e fornire ulteriori aiuti militari difensivi all’Ucraina”. Dello stesso avviso il segretario Nato, Jens Stoltenberg, che ha ribadito: “L’Ucraina ha diritto all’auto-difesa e l’aiuteremo”.
Biden: “Uso armi chimiche da parte di Mosca minaccia reale”
L’uso di armi chimiche da parte della Russia è una minaccia reale. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden prima di partire per il suo viaggio in Europa.
Putin: “Non accetteremo pagamenti in dollari o euro per il gas”
La Russia non accetterà più pagamenti in dollari o euro per il gas consegnato in Europa, ma solo utilizzando il rublo. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.
Le immagini satellitari mostrano ingenti danni ad appartamenti ed edifici industriali nella città portuale meridionale. Si ritiene che centinaia di migliaia di persone siano intrappolate all’interno degli edifici, senza accesso a cibo, acqua o elettricità. I cittadini raccontano di condomini carbonizzati e corpi avvolti in coperte sdraiati lungo una strada e persone che vivono negli scantinati.
Colloqui di pace conflittuali ma stabili
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha accusato la Russia di contrastare i tentativi di creare un corridoio umanitario stabile. In un video postato sugli account social che sta utilizzando quotidianamente per le comunicazioni di guerra ha detto che i colloqui di pace con Mosca sono stati conflittuali ma si sta procedendo per arrivare a una soluzione comune.
“Stiamo continuando a lavorare a diversi livelli per incoraggiare la Russia a muoversi verso la pace, per porre fine a questa guerra brutale. I rappresentanti ucraini stanno partecipando a colloqui che si svolgono praticamente ogni giorno. È molto difficile e a volte conflittuale. Ma passo dopo passo stiamo andando avanti.”
Mariupol e la strategia russa
Con la guerra giunta al suo 28° giorno, Mariupol è diventata il fulcro. La città portuale si trova sul Mar d’Azov e la sua cattura consentirebbe alla Russia di collegare le aree detenute a est dai separatisti filo-russi.
Intanto Kiev ha accusato Mosca di aver deportato in Russia i residenti di Mariupol e le aree dell’Ucraina controllate dai separatisti. Mosca ha negato di prendere di mira i civili e di costringere le persone ad andarsene, dicendo che sta accogliendo rifugiati. Il presidente russo Vladimir Putin definisce l’invasione una “operazione militare speciale” progettata per smilitarizzare l’Ucraina e sostituire la sua leadership filo-occidentale.
Le sanzioni di Biden e degli USA
I continui combattimenti faranno da sfondo a un nuovo round di diplomazia questa settimana. Ecco perché il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è in visita a Bruxelles e dovrebbe annunciare durante la sua permanenza le nuove sanzioni che gli USA metteranno in atto contro la Russia. Il Wall Street Journal riferisce che gli Stati Uniti stanno preparando sanzioni contro più di 300 membri della camera bassa del parlamento russo.
Intanto la Russia non è riuscita a catturare nessuna delle principali città ucraine con una rapida offensiva. Ciò ha portato alla preoccupazione delle potenze occidentali che il conflitto potesse intensificarsi ulteriormente, persino fino a una guerra nucleare.