Lo spreco d’acqua, un argomento di cui si sente tanto parlare, ma di cui sappiamo anche molto poco. Nella giornata mondiale dedicata proprio al bene più importante, è bene conoscere dei dati che noi tutti diamo per scontati. Consumi e curiosità che possono aiutarci a diventare più sostenibili nei confronti del nostro pianeta.

Consumo acqua, rubinetto o bottiglia?

Secondo i dati del report ‘Community Valore Acqua per l’Italia’, il nostro Paese è, tra quelli europei, il migliore per qualità dell’acqua corrente, ossia di quella di rubinetto. Allo stesso, però, noi italiani risultiamo essere i primi  per il consumo d’acqua in bottiglia. Un paradosso che, in un momento specifico come questo, strappa un sorriso malinconico. Un comportamento incoerente, che tutti noi commettiamo quotidianamente. Sono, infatti, 220 i litri di acqua in bottiglia pro capite consumati in Europa nel 2019, una quantità tanto grande da regalarci il triste primato. Dietro l’Italia si posiziona la Germania con circa un quarto in meno (168), mentre chiude il podio il Portogallo, con poco più della metà dell’acqua consumata (140).

Le motivazioni dell’utilizzo dell’acqua bottiglia

A disincentivare il consumo d’acqua corrente sono principalmente due motivazioni, le notizie di cronaca sulla contaminazione e il sapore non sempre neutro. Problematiche che, però, sono facilmente risolvibili. Se per la prima motivazione si tratta di fenomeni circoscritti e immediatamente regolati da ordinanze pubbliche, per il secondo basta munirsi di alcuni semplici filtri da applicare direttamente al proprio rubinetto. Alcuni comuni, inoltre, negli ultimi anni hanno installato delle “case dell’acqua“, ossia erogatori che permettono di rifornirsi d’acqua, filtrata, naturale o frizzante, a costi bassissimi e senza utilizzare nuove bottiglie di plastica.