Basilica di San Nicola: grave furto avvenuto nella notte, tra le 03.00 e le 5.30. Sarebbe un uomo dall’aspetto giovanile il principale autore del danno, accompagnato da un altro uomo non identificato. I due dopo aver divelto un’inferriata addossata alla torre campanaria e sfondato la porta d’ingresso in Largo Abate Elia si sono intromessi nel tempio nicolaiano. L’intento iniziale era di svuotare le cassette delle offerte.

Basilica del Santo Patrono di Bari, la dinamica del furto

Mentre i due cercavano di impossessarsi delle offerte contenute nella teca, ai piedi della Statua del Santo si sono impadroniti dell’anello alla mano destra, dell’Evangeliario con le tre sfere sulla mano sinistra e di un medaglione contenente una fiala della Manna. La Comunità dei Padri Domenicani, accortisi del furto alle 6.30 del mattino, hanno avvisato il locale Comando dei Carabinieri, l’Ufficio Volanti della Polizia, il Comando della Polizia Municipale. La città è in attesa di conoscere meglio la dinamica dei fatti, attraverso dettagli e informazioni più precise sull’improbabile episodio.

Le parole del sindaco Antonio Decaro

Si è espresso anche il primo cittadino, attualmente a casa per Covid, su quanto accaduto. “La notizia del furto di parte degli oggetti sacri della statua di San Nicola in Basilica mi lascia sgomento. Un atto non solo sacrilego ma fortemente offensivo per la comunità di fedeli e devoti nicolaiani e per la città di Bari, che intorno al messaggio del suo Santo patrono ha costruito gran parte della sua identità – ha commentato il sindaco Decaro – aver sottratto i simboli più evocativi della vita e della missione del vescovo di Myra significa aver ferito profondamente la città. Spero che l’autore di questo gesto meschino e inqualificabile si ravveda immediatamente restituendo ai padri domenicani gli oggetti sacri. Non ci può essere nessuna giustificazione per chi compie un furto nel luogo che custodisce il simbolo e la storia di tutti noi”.

E’ tempo di tornare ad invocare il Santo Patrono di Bari, perché possa proteggere i giovani incoscienti e ingrati, oltre che portare la pace in Europa e nel mondo.