Anziani in guerra, quasi tutti restano in Ucraina. Mentre i russi intensificano le loro azioni contro la regione di Odessa, nel sud-ovest dell’Ucraina i nonni di chi ha lasciato la città si siedono nel parco a giocare a scacchi, vista l’impossibilità fisica, mentale ed economica di fuggire, hanno una sola opzione rimasta: restare in città e aspettare.

Anziani in guerra, quasi tutti restano in Ucraina

Secondo un sondaggio dell’associazione HelpAge International, il 99% della popolazione in età avanzata non lascerà le proprie abitazioni e non ha più mezzi per sopravvivere.

Le persone in età avanzata costituiscono un terzo di tutte quelle bisognose di assistenza a causa emergenza, il che rende l’attuale conflitto la crisi umanitaria “più anziana” al mondo.
Una persona su quattro in Ucraina ha infatti più di 60 anni e la nazione ha quindi la più alta percentuale al mondo di anziani coinvolti in un conflitto in un unico paese.
Nove su dieci hanno bisogno di aiuto per procurarsi il cibo perché hanno problemi di mobilità o vivono da soli. La maggior parte di loro non ha più accesso diretto all’acqua potabile, o all’energia elettrica, nonostante le temperature esterne siano in questa stagione costantemente sotto lo zero.

In Piazza Soborna, tra allarmi aerei e gli scacchi

Così, in piazza Soborna, nel centro di Odessa, gli allarmi antiaerei si mescolano al suono delle campane della Cattedrale della Trasfigurazione, che iniziano a suonare quando si attivano le sirene prima di un possibile attacco. Eppure, nonostante questi suoni, sono diversi gli anziani della città che si riuniscono ogni giorno per giocare e senza proteggersi in alcun rifugio. Una strana sfida contro il destino per gli abitanti di sempre di una città che la guerra costringe ad accettare.