Le strade di Paulo Dybala e della Juventus si separeranno a fine stagione. L’attaccante argentino non rinnoverà con i bianconeri dopo mesi di trattative, senza mai arrivare alla fumata bianca. L’annuncio ufficiale del mancato rinnovo è arrivato da parte dell’amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivabene: “Con l’ingresso di Vlahovic, Paulo non era più al centro del progetto e abbiamo preso questa decisione – spiega l’ad bianconero, ospite di un evento benefico a Milano – L’arrivo di Dusan ha cambiato l’assetto tecnico della squadra e il progetto Juventus ha subito dei cambiamenti. Parte di questi cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che non è stato rinnovato“.

L’incontro avvenuto ieri mattina alla Continassa tra la dirigenza della Juventus e i rappresentanti di Dybala (l’agente Jorge Antun e Carlos Novel, responsabile delle sponsorizzazioni della Joya) è servito solo per dirsi addio. Il club bianconero, infatti, non se l’è sentita di presentare un’offerta al ribasso (sarebbe stata di circa 6 milioni di euro di parte fissa) rispetto alle cifre inizialmente pattuite a ottobre (10 milioni), quando il prolungamento del contratto sembrava ad un passo.

 

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“Offerta al ribasso non sarebbe stata rispettosa”

È stato un incontro amichevole, chiaro e rispettoso – racconta Arrivabene – Abbiamo avuto un approccio molto sincero. Da parte della Juventus non sarebbe stato facile fare un’offerta al ribasso. Paulo ha trascorso sette anni della sua carriera con noi, un’offerta di quel tipo non avrebbe dimostrato il rispetto che comunque c’è nei suoi confronti. Nessuno ha mai messo in discussione il valore tecnico di Dybala“.

Cosa è cambiato, dunque, rispetto all’inizio della trattativa negli ultimi mesi del 2021? “I parametri a ottobre erano diversi – conclude Arrivabene – C’erano delle considerazioni da fare sulle presenze, sulla lunghezza del contratto e altre di carattere economico. È importante sottolineare che la dirigenza non prende decisioni contro la Juventus, ma a favore della società“.