22 marzo giornata mondiale dell’acqua: dispersi miliardi di metri cubi. Per la Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat pubblica un focus tematico che presenta i risultati provenienti da diverse indagini, elaborazioni e analisi e offre una lettura integrata delle statistiche sulle acque con riferimento agli aspetti legati al territorio e alla popolazione.
22 marzo giornata mondiale dell’acqua: dispersi miliardi di metri cubi
Nel 2020, il servizio di distribuzione dell‘acqua potabile nei 109 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana ( il 30% circa della popolazione italiana) è in carico a 95 gestori. In 100 Comuni la gestione del servizio è specializzata mentre nei restanti nove, è prevalentemente in economia. In quest’ultimo caso è il Comune che ha la responsabilità del servizio.
La dispersione dell’acqua nelle reti idriche
Non tutta l’acqua immessa viene effettivamente erogata agli utenti finali. Nel 2020 sono infatti andati dispersi 0,9 miliardi di metri cubi, pari al 36,2% dell’acqua immessa in rete, con una perdita giornaliera per km di rete pari a 41 metri cubi. Proseguendo la tendenza già segnata nel 2018, le perdite totali di rete si riducono di circa un punto percentuale.
Le perdite d’acqua e le ripercussioni sociali
Le perdite totali di rete hanno importanti ripercussioni ambientali, sociali ed economiche, soprattutto per gli episodi di scarsità idrica sempre più frequenti. Sono da attribuire a fattori fisiologici presenti in tutte le infrastrutture idriche, alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi, per una quota che si stima pari al 3% delle perdite.
22 marzo giornata mondiale dell’acqua: le irregolarità nell’erogazione dell’acqua
La quota di famiglie che lamentano irregolarità nel servizio di erogazione dell’acqua nelle loro abitazioni è pari al 9,4% nel 2021 e si presenta pressoché stabile nell’ultimo triennio. Il disservizio investe in percentuali molto diverse tutte le regioni e interessa 2,4 milioni di famiglie residenti, di cui 1,5 milioni nel Mezzogiorno .Più esposte ai problemi di erogazione dell’acqua Sicilia e Calabria. Critica la situazione in Sicilia, dove non solo si registra la quota più elevata di famiglie che lamentano irregolarità nel servizio di erogazione dell’acqua.