LeBron James aveva bisogno di 20 punti per superare in seconda posizione nella classifica dei migliori marcatori NBA di sempre Karl Malone (36.928 punti). Ebbene, il nativo di Akron nella notte ha risolto la questione a 5’20” dalla fine del 2° quarto. Queste le parole di LeBron dopo aver ritoccato un suo nuovo record personale: “Mi mancano sempre le parole quando il mio nome viene legato ad alcuni dei più grandi giocatori della storia, ragazzi che ho visto, studiato, di cui ho letto molto o che volevo a tutti i costi imitare… è un onore per me, per la mia città, per la mia famiglia e i miei amici. Amo vivere questi momenti. Ed è per tutti loro che lo faccio.”

 

NBA, LeBron sempre più vicino a Kareem Abdul-Jabbar

La stella dei Lakers ha chiuso con 38 punti, 10 rimbalzi e 6 assist nella sconfitta dei suoi Lakers contro i Washington Wizards ed è ora – con i suoi 36.947 punti in carriera – dietro al solo Kareem Abdul-Jabbar (38.387 punti). Riuscirà LeBron a prendere anche lui: “Non mi permetto di pensarci più di tanto. Ho sempre giocato a basket allo stesso modo nel corso degli anni, e queste cose vengono naturalmente se giochi a basket con la giusta mentalità. Cerco di vincere ogni partita, di giocare nel modo giusto, per i miei compagni di squadra. Ho questa mentalità. Ovviamente, superare Kareem è qualcosa che spero di poter realizzare ad un certo punto della mia carriera, ma non ci penserò troppo.”

James ha ricevuto una standing ovation dalla folla alla Capital One Arena (20.476 spettatori presenti), che ha ringraziato con la mano durante la successiva interruzione del gioco.

 

NBA, LeBron James: “Io simile a Karl Malone nella cura del fisico”

Venerdì sera, James aveva già giocato 45 minuti nella vittoria ai supplementari in quel di Toronto e la sua partecipazione alla partita di Washington non era garantita. Ma dopo aver testato il ginocchio prima del match, LeBron ha deciso di giocare. Come Malone ai suoi tempi, James, 37 anni, si è preso cura del suo corpo per tutta la sua carriera: “La caratteristica più importante della leadership è cercare di essere il più possibile disponibile in campo. Io e lui, penso che abbiamo sempre cercato di essere a disposizione e di rimanere in buone condizioni fisiche, di evitare il più possibile gli infortuni pur essendo produttivi in ​​campo. Quindi sì assolutamente (vedo somiglianze a questo livello tra lui e me).”