Fedez vive la malattia in un modo che ci aspettavamo, quello del silenzio. Una quiete che fa rumore, nel suo caso. Si sa, negli ultimi anni lui e la moglie Chiara Ferragni sono stati al centro delle critiche per la loro sovraesposizione da parte dei media e da parte di loro stessi per la vita quotidiana, per ogni minuzia. In molti hanno criticato il duo per l’eccessivo risalto dato ai figli. Ma ora tutto questo svanisce dietro una coltre di calma, di quiete e di silenzio. Un silenzio che crea fracasso, soprattutto per chi viaggiava a una media di circa quindici “stories” al giorno. Un silenzio che ha unito un’intera comunità della rete ma non solo.
Il suono di uno strumento, le parole di un conoscente, il rumore del traffico o il fragore di un tuono sono manifestazioni diverse dello stesso fenomeno fisico: la propagazione attraverso l’aria delle onde acustiche. Se noi schiocchiamo le dita, così facendo creiamo una serie di compressioni e decompressioni nell’aria circostante, formando una serie di onde che si propagano intorno. Lo stesso, paradossalmente, vale se si sta zitti. In particolare, fa molto più rumore il silenzio di una persona abituata a parlare rispetto al fracasso di un taciturno. In questo silenzio si nasconde la sofferenza, la paura del domani e la rabbia per il presente. Un silenzio intorno al quale si sono uniti tutti, senza alcuna esclusione.
Fedez e la malattia da vivere in silenzio
Quella di Fedez, abituato alla sovraesposizione, è una scelta di coraggio e di forza. Parlarne per poi sparire, vivendo tutto nella quiete se non per pubblicare gli auguri al suo piccolo Leone. Lo stesso fa la moglie, Chiara Ferragni, nel simbolo dell’unione della coppia. Se stai in silenzio tu lo sono anch’io con te. Ecco, in un sistema comunicativo abituato all’overrulling ci ritroviamo davanti a un esempio dialettico, una coppia unita nel silenzio. La si può pensare come meglio si ritiene, ma questo silenzio collettivo e di coppia è un grande atto d’amore verso chi, in questo momento, sta lottando contro i suoi mostri. Forse, in un’epoca così amare in termini di comunicazione dei sentimenti, il silenzio è il più grande attestato d’amor proprio che possa esserci. L’unione, in questi casi, tracima i confini. Nell’augurio che quest’incubo possa finire presto.