Alexei Paromonov, funzionario del Ministero degli Esteri russo, in un’intervista all’agenzia governativa Ria Novisti, ha accusato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, di essere un “falco” anti-russo. Paramonov ha accusato espressamente il titolare della dicastero di via XX settembre ricordando l’aiuto fornito dalla Russia all’Italia nel 2020, in piena emergenza covid. Mosca ha praticamente avvertito Roma affinché il governo Draghi non assuma un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni. Altrimenti le conseguenze saranno “irreversibili“.
Guerini: “Non diamo peso alla propaganda”
Alexei Paramonov ha ricordato che, “in accordo con l’accordo raggiunto a livello di Presidente della Russia e Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia nel marzo-aprile 2020, all’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Industria e Commercio e Ministero della Salute della Russia“. Quindi, parlando di Lorenzo Guerini, dice: “È uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano“.
“Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo“. Ha replicato il ministro della Difesa in risposta all’accusa di Mosca di essere “ispiratore della campagna anti russa”. “La reazione della Nato e dei Paesi Ue all’aggressione russa dell’Ucraina è stata forte e unanime“, ha ribadito Guerini.
L’intervento del governo russo arriva all’indomani della conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio Mario Draghi ha confermato la piena adesione italiana alle sanzioni europee contro Mosca.
Le reazioni
Le minacce di Mosca al nostro governo trovano la politica italiana compatta. Tutti i partiti in Parlamento hanno preso posizione in difesa del ministro della Difesa.
“L’Italia e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, definito un ‘falco’ della politica anti Russia, non si faranno intimidire dalle nuove dichiarazioni minacciose di Mosca, che deve comprendere che il gas e il petrolio russi non sono al di sopra della ‘violenza e dell’aggressione’ contro l’Ucraina“. Ha dichiarato un’intervista all’Adnkronos il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.
“Le continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano, compresa quella a Lorenzo Guerini, non ci meravigliano più. Il governo russo, invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti“. Ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Dura la reazione del segretario del Pd Enrico Letta: “Il ministero degli Esteri russo piega a propaganda anche il dramma Covid”, scrive l’ex premier su twitter, definendo “farneticazioni inaccettabili” l’attacco a Guerini.
Il MinisteroEsteri?? piega a propaganda di guerra anche il dramma Covid nell’attaccare con farneticazioni inaccettabili il Ministro @guerini_lorenzo. Il nostro sostegno è ancora più convinto e diventa legittimo dubitare delle reali intenzioni di quelle missioni di aiuto sanitario
— Enrico Letta (@EnricoLetta) March 19, 2022
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