Orsi in Trentino: il Consiglio di Stato rigetta l’appello proposto dalla Provincia di Trento sulle linee guida per la gestione degli orsi ribadendo l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione con la quale si prevedeva un automatismo nell’adozione dei provvedimenti di abbattimento degli orsi. Dopo che il Tar di Trento su ricorso di LEAL, depositato dalla rappresentante legale Aurora Loprete, aveva bocciato “Le linee guida provinciali per la gestione degli orsi” deliberate lo scorso 25 giugno 2021 dalla Giunta Provinciale di Trento. La sentenza del Consiglio di Stato ribadisce in modo definitivo l’illegittimità delle medesime.

Orsi in Trentino: il Consiglio di Stato dice no all’abbattimento automatico

«La soluzione più drastica», hanno stabilito i giudici del Consiglio di Stato, «può essere attuata se si verifica uno di questi casi: orso ripetutamente segnalato in centro residenziale, orso che attacca per difendere i propri piccoli, orso che attacca per difendere la sua preda, orso che segue persone, orso che cerca di entrare in strutture, orso che attacca senza essere provocato. Ma ogni volta la situazione va esaminata in relazione sia alle condizioni ambientali, sia alle cause che hanno determinato l’aggressione». E seguendo le regole del Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (detto più brevemente PACOBACE), che coinvolge anche il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il ministero dell’Ambiente, e prevede interventi più graduali sugli orsi coinvolti in incontri ravvicinati con le persone prima di arrivare all’eventuale abbattimento.

La soddisfazione delle associazioni animaliste

Gian Marco Prampolini, Presidente di LEAL Lega Antivivisezionista, commenta: “Con la delibera delle nuove Linee Guida la Provincia aveva dato il peggio di se disponendolinee guida totalmente illegittimesoprattutto parte in cui si prevedevala possibilità di uccidere gli animali considerati problematici aggirando le norme nazionali ed europee, senza aver chiesto un di ISPRA e a fronte di una semplice ordinanza adottata anche da un Sindaco”. Una sconfitta per la Provincia di Trento che in preda alla ormai cronica “orsofobia” aveva giocato la carta del ricorso, ma oggi la vittoria è dei plantigradi, della giustizia e di LEAL.

La reazione di Fugatti

Com’era prevedibile non è soddisfatto il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: “Continua il braccio di ferro tra noi che viviamo il problema e chi vive negli uffici romani, cioè i ministeri e i tribunali che non conoscono il problema e si basano sulla favola dell’orso Yoghi”.