È bastato il secondo posto al Super G di Courchevel a Mikaela Shiffrin per vincere la Coppa del Mondo donne. Complice la brutta discesa dell’inseguitrice Petra Vlhova l’americana è stata incoronata campionessa del mondo con due gare di anticipo.
Titolo che cancella la dir poco brutta esperienza di Pechino: la ventisettenne del Colorado era tra le più attese, ma ha chiuso le ultime Olimpiadi non solo con zero titoli, ma con nessun podio.
Invece con gli 80 punti conquistati nell’ultima gara di Super G è arrivata a 1425 punti, mentre la sciatrice slovacca è ferma a 1189, una distanza incolmabile con sole due gare in calendario.
Shiffrin: un palmàres da sogno
Per l’americana si amplia la bacheca dei trofei: 4 Coppe del Mondo, con 74 primi posti e 120 podi, oltre a 8 coppe di disciplina.
In più ha collezionato due ori e un argento olimpici e ben sei titoli mondali accompagnati da due argenti e tre bronzi.
Sesta stagione consecutiva in doppia cifra di podi, oltre a diventare la terza annata più decorata in Coppa del Mondo.
Mikaela Shiffirin ha eguagliato la connazionale Lindsey Vonn diventando la terza donna nello sci alpino a conquistare almeno quattro sfere di cristallo overall.
Avvicinata anche Annemarie Moser–Pröll che ne ha sei.
Tre anni fa sembrava che la Pröll sarebbe stata presto superata, ma la morte del padre ha giocato un ruolo importante nella carriera della Shiffirin, che ha sofferto molto quell’evento: si temeva addirittura un ritiro.
Invece la ventisettenne è tornata in pista, forse più fragile e meno “cannibale”, ma di nuovo vincente e con un lato umano che la ha allontanata da uno status di “invincibile” ma che ha avvicinato il pubblico.
Ora è pronta per altri primati partendo dal numero di vittorie e di podi.
Male le italiane nella gara francese: settima Bassino, quindicesima Curtoni, diciannovesima Brignone che ha potuto alzare la Coppa di specialità.