Prezzo benzina gasolio: si muove la Guardia di finanza. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito dello straordinario aumento dei prezzi della benzina e del gasolio che si è registrato negli ultimi giorni nonché delle numerose denunce ricevute, ha notificato oggi, 18 marzo 2022, dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza.

Prezzo benzina gasolio: si muove la Guardia di finanza

L’obiettivo è quello di approfondire le ragioni di tali aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza.

Monitorare incrementi di prezzo

Come avvenuto nel corso dei primi mesi della pandemia, l’Antitrust, nell’ambito delle proprie competenze, è attenta a monitorare gli eccezionali incrementi di prezzo che si registrano a volte durante le fasi di crisi e a verificare che tali fenomeni non siano frutto di comportamenti restrittivi della concorrenza.

Prezzo benzina gasolio: caos autotrasporto

E’ importante l’impegno a non bloccare il ritiro e la consegna di merci deperibili di allevatori e agricoltori che stanno vivendo le stesse difficoltà degli autotrasportatori che più di tutti stanno pagando caro e salato l’aumento indiscriminato del gasolio che colpisce duramente anche l’agricoltura. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla mobilitazione degli autotrasportatori in tutta Italia con forti proteste in Sardegna e il protocollo d’intesa sottoscritto tra il Mims e alcune sigle dell’autotrasporto. Con circa 400 tir carichi di prodotti agroalimentari al porto di Olbia è importante garantire il trasporto di merci deperibili dai prodotti lattiero caseari all’ortofrutta– sottolinea Coldiretti- dagli asparagi alla cozze fino ai carciofi, specialità di punta dell’agricoltura sarda, tra i maggiori produttori insieme a Puglia e Sicilia, già in seria difficoltà per una stagione in cui si è perso tra novembre e dicembre il 70% del raccolto e il 55% del fatturato.