Expo di Dubai, il Prof. Marxiano Melotti, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università Niccolò Cusano, è in missione negli Emirati Arabi per raccontare i tanti aspetti di Dubai. Attraverso una diretta su Facebook estremamente partecipata, il docente dell’Unicusano ha spiegato ai suoi studenti, direttamente dal centro della città, la stretta commistione tra ipermodernità e tradizione. Davanti allo shopping mall più grande del pianeta e al più alto grattacielo del mondo il prof. Melotti ha mostrato il paesaggio della città, con i giganti della modernità sviluppati proprio accanto all’ingresso di un suk, il classico mercato arabo costruito in stile tradizionale nonostante in realtà abbia solo una dozzina d’anni di vita.
“Questo ci dice che ci ha progettato la città ha voluto unire il simbolo della modernità – il grattacielo appunto – con un’elemento forte della tradizione come il mercato. Persino l’enorme e lussuoso complesso residenziale costruito lì accanto richiama una presunta architettura araba tradizionale. La ricerca continua di un bilanciamento tra tradizione, storia e modernità, l’incontro tra questi aspetti rappresenta in effetti le due anime della città che Dubai e gli Emirati Arabi Uniti cercano di tenere insieme. Un’operazione complicata e ardita” il commento del Prof. Melotti.
Expo di Dubai, l’originale lezione dal centro cittadino del Prof. Melotti
Tutto questo riutilizzo o reinvenzione del passato, ha continuato il Prof. Melotti, serve anche per ricordare agli abitanti di Dubai che si trovano a vivere all’interno di una città vera, non all’interno di un parco giochi cristallizzato o americanizzato. Si tratta dunque di un’operazione che assume anche una funzione anche sociale e politica.
“La città ha una sua storia, non è soltanto rivolta al futuro, senz’anima o schiava della globalizzazione ma poggia su una sua tradizione solida, anche se questa è largamente riscritta e reinventata per venire incontro alle richieste turistiche. La storia, il passato, il deserto e tradizioni come la falconeria ad esempio convivono con un presente orientato al futuro: di Dubai mi colpisce la grande lucidità organizzativa, di programmazione e sviluppo dello spazio urbano” ha aggiunto il Prof. Melotti.
Il docente ha quindi risposto alle centinaia di domande e riflessioni proposte dai tanti studenti che hanno partecipato alla diretta mostrando loro anche l’interno del Dubai Mall per raccontare gli effetti che la globalizzazione ha avuto e sta avendo sia sullo spazio urbano che sullo stile di vita degli abitanti di Dubai.
Puoi rivedete la lezione del Prof. Marxiano Melotti cliccando qui
Domani, venerdì 18 marzo alle 14:00, il Prof. Melotti si collegherà direttamente dall’interno di Expo Dubai, visitando il Padiglione Italia dove si trova una copia del David di Michelangelo. Lo spunto servirà a riflettere sul senso di questa presenza, sull’immagine dell’Italia nel mondo e sulla presenza delle copie delle opere d’arte di cui si è tanto dibattuto. L’intervento dunque verterà sul modo in cui gli Stati si autorappresentino durante le Esposizioni Universali e su come utilizzino il patrimonio culturale per raccontarsi e presentarsi agli altri Paesi. Una diplomazia della bellezza con la duplice funzione, da un lato politica identitaria e dall’altro ovviamente come veicolo per attrarre turisti.