Dopo la 67esima riunione del consiglio dei ministri, si sono collegati da Palazzo Chigi il presidente Draghi e il ministro Speranza per discutere della nuova fase politica italiana inerente le normative sanitare che entreranno in atto e ci porteranno alla fine dello stato di emergenza.
Draghi ha iniziato la conferenza menzionando le figure meritevoli di un particolare ringraziamento che ha permesso di ottenere la fine dello stato di emergenza:” A nome del governo vorrei ringraziare il prof Locatelli e Brusaferro e anche tutti i membri passati del comitato tecnico scientifico.
Voglio ringraziare il ministro Speranza. Desidero esprimere la mia gratitudine personale, a nome del governo e di tutti italiani. Devo ringraziare anche il governo precedente che ha dovuto prendere delle decisioni in un momento di incredibile gravità. Le immagini di quei giorni sono ancora nella nostra memoria. In primis perché, senza vaccini, il governo si è dovuto prendere carico di responsabilità e decisioni difficili, contribuendo a superare la pandemia e ad affrontare questo momento. Volevo ringraziare tutti gli italiani per l’altruismo, la fiducia e la pazienza.
E infine volevo ringraziare anche il generale Figliuolo“.
“Gli editti di oggi, che verranno descritti dal ministro Speranza, saranno graduali.
Il Green Pass ha permesso di far ricrescere l’economia italiana del 6%. Osserviamo con grande cura l’andamento della cura epidemica e siamo pronti ad adattare il nostro apparato guardando la curva”.
In seguito è intervenuto il ministro Speranza: “Oggi chiudiamo uno stato di emergenza che ci accompagna da troppo tempo. Le nuove misure saranno avanzate per una fase di transizione che ci accompagnerà fino al 31 Dicembre. Le misure che abbiamo preso sono numerose.
Superiamo il sistema a colori che ci ha accompagnato per molti mesi e che ci ha permesso di adattare il quadro epidemiologico in base alle situazioni singole di ogni regione.
Resterà fondamentale mantenere ancora questo stato di osservazione. Ringrazio gli scienziati e i membri dei CTS che si sono susseguiti e che ci hanno permesso di osservare e controllare costantemente questa situazione.
Il governo continuerà a fare dell’evidenza scientifica il suo cavallo di battaglia”.
Passando poi alle nuove norme:” Resterà in isolamento solo chi sarà positivo al virus e annulleremo le quarantene preventive e collettive. Nelle scuole, dal 1 Aprile, andrà a casa solo chi è positivo, gli altri potranno restare a seguire le lezioni. Tutte le persone che hanno più di 50 anni e quelle particolarmente esposte, come i lavoratori della scuola, della sicurezza e del personale sanitario, non saranno più soggetti alla sospensione da lavoro in assenza del green pass rafforzato, basterà avere il green pass base.
La sospensione da lavoro riguarderà solo una fascia, ovvero il personale sanitario, di RSA e di strutture ospedaliere. Per questa peculiare categoria rimane la sospensione da lavoro in caso di non vaccinazione”
“Restano vigenti le norme relative le mascherine obbligatorie al chiuso e nei luoghi a rischio, fino alla fine di Aprile. Il primo step sarà l’obbligo di avere il green pass base per trasporti, mense, concorsi, colloqui con detenuti, partecipazioni di pubblico ad eventi sportivi, sino alla fine di Aprile.
Il green pass rafforzato, invece, sarà necessario per i servizi di ristorazione al chiuso, piscine, centri benessere, centri culturali, centri sociali, feste denominate, sale gioco, discoteche, sale da ballo, concerti e competizioni sportive al chiuso. Il secondo step sarà a partire da Maggio e vedrà il superamento di queste norme”.
“Vanno ringraziate le regioni che hanno contribuito al lavoro di squadra che hanno condiviso la proroga delle disposizioni riguardanti il personale sanitario.
Se oggi ci possiamo permettere quest’altra spinta di riaperture è perché siamo stati capaci di realizzare una delle campagne di vaccinazione più significative del mondo, avendo superato 91% degli italiani vaccinati”.
Infine si sono susseguite alcune domande che hanno toccato anche il delicato momento inerente il conflitto tra Russia e Ucraina.
Si può ipotizzare una quarta dose in vista dell’autunno?
Draghi:” La struttura commissariale si trasformerà e seguirà l’ordinarietà della vaccinazione che diventerà una prerogativa del ministero della salute e delle regioni singole”
Speranza:” Nessun paese sta pensando a una quarta dose per tutti. Noi siamo partiti con una quarta dose per solo le fasce generazionali più avanzate e i soggetti a rischio. Le dosi sono già a nostra disposizione e seguiremo le evidenze scientifiche”
Presidente lei ha rivendicato con orgoglio l’uscita da questo stato di emergenza subentrando in un momento critico. Lei si sente di poter tranquillizzare i cittadini anche in questo momento dove è sempre più prossima un’economia di guerra?
Draghi: “Siamo preparati ad affrontare questo periodo, è normale essere stanchi e preoccupati. Questa situazione ci porta a tutti quanti a desiderare la pace, nonostante il presidente Putin non la voglia. Le sanzioni molto stringenti che abbiamo dato alla Russia hanno effetto anche su noi stessi.
Se l’evoluzione della guerra lo richiederà, il governo sarà pronto per aiutare le famiglie in questo momento difficile. Siamo persuasi che la ripresa conosciuta l’anno scorso vada preservata anche in questo momento. Vogliamo che l’economia italiana non sia colpita e cerchiamo di attenuare queste conseguenze, provando ad aiutare le imprese a mantenere la competitività e a sopravvivere, oltre le famiglie”
Sono ore dove persistono attività colloquiali. Lei ha incontrato il consigliere per la sicurezza americana Sullivan. Avete parlato di interazioni tra Italia e USA? Quali sono le sue sensazioni?
Draghi: “Sì l’incontro con Sullivan è stato importante. Il canale di diplomazia tra USA e Cina si sta ancora costruendo, non ci sono sviluppi a breve termine che possiamo prevedere, perché dal presidente Putin al momento c’è solo volontà di guerra. I progressi sono stati smentiti dalla stessa federazione russa. Assistiamo a questa situazione dove i contatti lasciano presumere una speranza che viene puntualmente smentita. I fatti dimostrano una determinazione a continuare una guerra e a non cercare la pace. Anche durante i colloqui non c’è mai stato di fatto un cessate il fuoco.
La pace va cercata ad ogni costo e per farlo bisogna essere credibili, e USA e Cina lo sono.
Settimana prossima ci sarà un vertice NATO e stiamo lavorando tutti sulla mia visita a Washington il prima possibile”
Domani lei avrà un incontro con diversi premier (Spagna, Portogallo e Grecia) e avete in mente lo stoccaggio di diversi beni. Cosa deve accadere ancora affinché i nostri partner accettino di avere una politica energetica comune?
Draghi:” La riunione di domani è nata spontaneamente in maniera informale. Può essere una riunione importante per coordinare le nostre posizioni per il prossimo consiglio europeo per lavorare al tetto del prezzo del gas. C’è indubbiamente una necessità di osservare il mercato del gas europeo.
Il prezzo dell’energia elettrica è dato dal prezzo del gas e non delle rinnovabili. In prospettiva il contribuito dominante sarà delle rinnovabili, pertanto dobbiamo provvedere a una separazione delle due fonti per determinare il prezzo di mercato dell’energia elettrica.
Bisogna prendere dei provvedimenti”.