Tre, come le reti rifiliate dal Villarreal alla Juventus nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Tre, anche, gli anni consecutivi in cui i bianconeri escono agli ottavi di finale della competizione. Un rapporto complicato – maledetto per alcuni – quello tra la Vecchia Signora e la Champions League. Per l’ennesima volta, la Juventus registra un nuovo fallimento europeo. Prima con Maurizio Sarri, poi con Andrea Pirlo e infine con Massimiliano Allegri: il cammino in Europa si interrompe agli ottavi di finale.

Juventus, rosa e gioco non all’altezza

Se l’arrivo di Vlahovic ha spinto la Juventus a dare di più e la risalita in campionato lo dimostra, in Europa la musica non è cambiata. La rosa bianconera non è all’altezza della Champions League. Ancora una volta, il reparto che ha fatto più fatica è stato il centrocampo. Arthur non ha dato il dato il cambio di passo che ci si aspetta dal metronomo della squadra. Lo stesso Locatelli è scomparso contro il Villarreal. Nota dolente, poi, Rabiot: ennesima prova opaca del francese. Anche le alternative non sembrano essere all’altezza. Orfana di Chiellini e Bonucci, la difesa ha visto Rugani affiancare de Ligt. L’ex Empoli ha faticato, causando il rigore che ha stappato la gara. Anche De Sciglio, spostato a sinistra, ha mostrato limiti, che si pagano in campo europeo.

Oltre alla rosa, anche il gioco bianconero è uno dei motivi del fallimento. Scarno, monotono e poco impattante: la Juventus di Massimiliano Allegri ha mostrato tutti i propri limiti anche contro il Villarreal. Poche intuizioni e poche idee per Vlahovic e compagni, che non hanno saputo trovare il modo giusto per far male alla squadra di Unai Emery.

Fino agli ottavi

Ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. Dobbiamo accettare la sconfitta“, ha dichiarato Massimiliano Allegri nel post partita. Una sconfitta, con annessa eliminazione, che brucia e fa discutere. Per il terzo anno di fila, la Juventus termina il cammino in Champions League agli ottavi di finale. Lione, Porto e Villarreal: tre squadre, almeno sulla carta, che partivano sfavorite ma hanno meritato la qualificazione al turno successivo. La Juventus, però, ci ha messo del suo. Favorita alla vigilia, la squadra bianconera non ha mai mostrato la superiorità che ci aspetta dalla tradizione. Rinunciataria e aggrappata alle giocate dei singoli: se in campionato alla fine la vittoria arriva, in Champions League è tutto più difficile. Lo certifica il fatto che, per il terzo anno di fila, la Juventus arriva fino… agli ottavi.