L’aumento esponenziale del prezzo dei carburanti è una piaga che sta colpendo molti settori della nostra economia oltre che i consumatori. Il Governo sta lavorando incessantemente per approvare nel minor tempo possibile le misure necessarie a contrastare l’aumento dei prezzi sul carburante. Il lavoro e le misure che l’esecutivo sta valutando non riguarderebbero solamente il taglio dei prezzi per il diesel e la benzina ma anche sulle bollette.

Caro Carburanti, le proteste dei tassisti

L’aumento esponenziale del prezzo dei carburanti ha colpito diversi settori che sono scesi in piazza a protestare. Anche il comparto dei Taxi sta soffrendo il caro carburante ed il segretario nazionale di Orsa Taxi ha spiegato all’agenzia di stampa Adnkronos le difficoltà che il comparto sta attraversando: “Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione per il grave problema del caro carburante che arriva dopo due anni di crisi pandemica durante i quali non abbiamo avuto sostegni. Il caro carburante ora ci ha messo definitivamente in ginocchio. C’è un disinteresse e un silenzio della politica. In mancanza di risposte la categoria è pronta al fermo, i costi di gestione sono più che raddoppiati e non possono più essere coperti dagli incassi che stiamo facendo.” Il problema riguarda numerose famiglie e su questo, Gallucci spiega: “Stiamo aspettando delle risposte da parte delle istituzioni, del governo, delle regioni e degli enti locali. Dietro al servizio pubblico non di linea ci sono delle famiglie che comunque devono sopravvivere. Stiamo stringendo la cinghia da due anni, abbiamo chiesto alle nostre famiglie di sacrificarsi ma ormai non riusciamo più a sbarcare il lunario, ormai di fronte al silenzio delle istituzioni che ci fa sprofondare nello sconforto più totale non vediamo altra alternativa al fermo e per un senso di responsabilità nei confronti dell’utenza non vogliamo chiedere un aumento tariffario. Sarebbe deleterio anche per i nostri utenti che devono far fronte anche a numerosi rincari”.

Non solo il caro carburanti ma anche la concorrenza

Il comparto scenderà in piazza anche per manifestare il proprio dissenso in mancanza dell’articolo 8 del disegno di legge concorrenza, su questo era stato chiaro in passato anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti che dopo un incontro con il comparto dei taxi e Confartigianato, aveva spiegato: “Dopo due anni di sofferenza è giusto lasciare al comparto taxi la possibilità di potersi riprendere dalle difficoltà causate dalla pandemia ed è per questo che esprimo preoccupazione per l’eventuale approvazione del disegno di legge Concorrenza.