Lo scorso 2 marzo tramite comunicato congiunto, FIFA e UEFA annunciavano l’esclusione dei club russi dalle proprie competizioni. Dopo qualche giorni di attesa, lo scorso 8 marzo, la Russia ha presentato un ricorso contro questa sospensione. La federazione russa si è appellata alla Corte Arbitrale dello Sport. Questa la mossa per sovvertire la  la decisione dei due organismi di escludere le squadre russe dalle competizioni FIFA e UEFA. Infantino e Ceferin con questa decisione hanno cercato dunque di isolare la Russia, anche dal punto di vista sportivo. Una svolta storica che ha visto i suoi effetti sin da subito con l’eliminazione dello Spartak Mosca dall’Europa League. Quest’oggi è arrivata la decisione sul ricorso.

La decisione del Tas di Losanna

Nel corso del pomeriggio di martedì sera è arrivata la comunicazione da parte del TAS di Losanna sul ricorso presentato dalla Russia. Quest’ultimo è stato respinto, confermando dunque la decisione di FIFA e UEFA di sospendere le squadre russe da tutte le proprie competizioni. Questa la nota ufficiale del Tribunale Arbitrale dello Sport:

“La decisione impugnata rimane in vigore e tutte le squadre e i club russi continuano ad essere sospesi dalla partecipazione a competizioni UEFA fino a quando non si deciderà nel merito”. 

Nei prossimi giorni verrà presa una decisione definitiva da parte del TAS in merito all’esclusione della Russia dai playoff di qualificazione ai Mondiali in Qatar. I russi avrebbero dovuto affrontare la Polonia. Momentaneamente la nazionale di Lewandoski ha già accesso alla finale contro la vincente tra Repubblica Ceca e Svezia. I due organi maggiori del calcio mondiale, FIFA e UEFA,  hanno preso una posizione, seppur temporanea. Con la speranza che una volta cessati i conflitti, tutto possa rientrare. Il calcio prova a dare un forte segnale, in attesa che si ritorni alla normalità.