Il mondo del wrestling è in lutto dopo la scomparsa di Scott Hall, morto a soli 63 anni dopo un intervento chirurgico. Il lottatore, famoso sotto lo pseudonimo di Razor Ramon, negli anni ’90 era diventato un’icona di WWE e WCW, due delle federazioni più conosciute negli Stati Uniti.
“Razor Ramon” soffriva da tempo di problemi all’anca che l’avevano costretto a richiedere l’intervento chirurgico. Una serie di complicazioni avevano provocato la formazione di un coagulo di sangue, causandogli tre infarti in brevissimo tempo.
A quel punto la situazione sembrava ormai seriamente compromessa, con i suoi familiari che hanno scelto di staccare le macchine che lo tenevano in vita.
Una notizia che ha sconvolto tutto il mondo del wrestling, come testimoniato dal messaggio di cordoglio della WWE stessa che ha ricordato l’epoca d’oro di Scott Hall.
WWE Legends and Superstars have shared memories and paid tribute to the incredible legacy of two-time WWE Hall of Famer Scott Hall following his passing.https://t.co/RXJfGpQx7o
— WWE (@WWE) March 15, 2022
L’ascesa di Scott Hall nel Wrestling anni ’90
Scott Hall aveva iniziato la sua carriera da lottatore nel circuito NWA, un gruppo di federazioni indipendenti, facendosi presto notare nell’AWA grazie al tag team vincente creato con Curt Hennig, poi Mr. Perfect.
Da lì, intorno alla seconda metà degli anni ’80, arrivò la chiamata della WWE in cui Hall trovò consacrazione definitiva sotto il nome di Razor Ramon. Il suo personaggio rappresentava un esule cubano dai capelli ingellati, sprezzante dei suoi avversari che spesso colpiva con l’immancabile stecchino da denti che portava con sé.
Nonostante il ruolo da “bad boy”, forte del suo carisma Razor Ramon era presto entrato nei cuori del pubblico, diventando uno dei lottatori più popolari dell’ambiente. Non solo personalità, di lì a poco Scott Hall avrebbe vinto ben 4 trofei intercontinentali ma nel cuore di tutti gli amanti del wrestling resterà un epico match: il Ladder Match di WrestleMania X.
In quella stprica occasione, Razor Ramon sconfisse Shawn Michaels ponendo fine alla diatriba su chi fosse il vero campione Intercontinentale.