Approvvigionamento energetico: allarme per ospedali e asl. “Dobbiamo essere molto chiari. Ovviamente non abbiamo difficoltà di approvvigionamento, ma avvertiremo certamente una sofferenza nei bilanci quando si consolideranno gli aumenti e andremo a contabilizzare il costo complessivo dedicato alla quota energia, divisa per riscaldamento, gas e approvvigionamenti elettrici“. Lo sottolinea alla Dire il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) e direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.

Approvvigionamento energetico: allarme della Fiaso per gli ospedali

I rincari di gas ed energia elettrica si sono abbattuti anche sul settore ospedaliero. Secondo Migliore si tratta di un problema che l’Italia dovrà affrontare il prima possibile, “perché- afferma- a fine anno avremo i bilanci gravati da questa quota di incremento di costo legata all’aumento della bolletta energetica. Si tratta di un costo aggiuntivo per tutti i servizi erogati dallo Stato e quindi, alla fine, pesa su tutti noi contribuenti. Ricordo che le aziende sanitarie sono responsabili in molte regioni di più del 50% della spesa. E dunque non c’è dubbio che tutto questo si rifletterà sul bilancio complessivo dello Stato”.

I bilanci delle Asl

Il presidente Fiaso si sofferma poi sull’aspetto legato alla chiusura dei bilanci aziendali, un obbligo di legge. “A fine anno bisognerà quadrare due numeri- ricorda Migliore- quello delle entrate e quello delle uscite. Sappiamo con certezza che le tariffe per le prestazioni sanitarie, cioè la maniera di rendicontare le nostre prestazioni, non cambieranno.

Con i rincari, penalizzati gli investimenti nelle strutture ospedaliere

Non siamo liberi professionisti, per i quali è possibile aumentare le tariffe se il costo dell’energia elettrica o di qualche altro fornitore aumentano. Noi saremo costretti a quadrare i bilanci iso tariffe, penalizzando inevitabilmente la quota degli investimenti, in un momento in cui stiamo cercando di utilizzare tutte le risorse disponibili per recuperare le prestazioni non erogate lo scorso anno”.