Lo spareggio Italia-Macedonia del Nord, valido per le qualificazioni al Mondiale 2022, potrebbe essere la prima partita nel nostro Paese con lo stadio al 100% della capienza dall’inizio della pandemia. È arrivato il via libera da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha risposto alla lettera inviata dalla FIGC per chiedere l’allargamento dal 75% al 100% della capienza per la sfida in programma il prossimo 24 marzo allo stadio Renzo Barbera di Palermo.
“Nulla osta, stante l’attuale situazione epidemiologica e l’importanza dell’evento – scrive il ministro Speranza – ad autorizzare la presenza del pubblico pari alla capienza dello stadio Barbera di Palermo per la partita Italia-Macedonia del Nord, valida per i play off di qualificazione al Mondiale 2022, in programma il 24 marzo prossimo“.
Adesso manca solo l’ok di Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, che sembra una pura formalità viste le sue parole sul tema pronunciate ieri alla Malpensa: “Se il presidente Gravina mi fa la richiesta di un aumento della capienza, visto che ho la deroga e posso consentire l’aumento della capienza, la prenderò in considerazione anche nell’ottica che stiamo andando verso una riduzione dei casi e quindi stiamo tornando in una sorta di normalità“.
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Attualmente sono 26.000 gli spettatori consentiti per Italia-Macedonia. I biglietti disponibili sono stati polverizzati in appena due ore lo scorso 4 marzo. In caso di via libera ufficiale, la Figc avrebbe un altro blocco di tagliandi da mettere a disposizione per raggiungere i circa 34.000 posti, limite di capienza del “Barbera”.
Costa (Sottosegretario alla Salute): “100% entro fine marzo”
Il probabile “tutto esaurito” di Italia-Macedonia sarebbe solo il primo in ordine di tempo perché presto tutti gli stadi italiani potranno tornare ad una capienza del 100%. A confermarlo è stato il sottosegretario alla salute Andrea Costa: “Sicuramente entro fine marzo gli stadi torneranno alla capienza del 100%, ci siamo – spiega a Rai Radio 1 – Non c’è dubbio che ci sia un innalzamento dei contagi, ma fortunatamente la pressione sui nostri ospedali ha numeri assolutamente sotto controllo. Questo elemento però ci convince ancor di più di quanto sia importante completare il ciclo vaccinale con la dose booster”.