Ospite di Stefano Bandecchi a ‘L’Imprenditore e gli altri’ su Cusano Tv, il generale, ed ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Pasquale Preziosa ha parlato della situazione riguardante la guerra tra Russia e Ucraina, soffermandosi anche sui ruoli, strategici e non, che hanno l’occidente, gli Stati Uniti e la Cina.
Il caos della guerra
In prima battuta il generale ha raccontato di come la guerra abbia cambiato gli scenari attuali e che difficilmente ritorneranno nella loro situazione iniziale
“La situazione è abbastanza complessa e in questi momenti fare previsioni non è possibile, perché la guerra è caos e prevedere cosa accadrà dopo è molto difficile. Questo concetto è fondamentale, perché, se prima si utilizzavano i rapporti di potere tra l’occidente e l’oriente, non appena si è deciso di scatenare la guerra, i rapporti sono diventati di forza, cambiando gli scenari e lasciando molta incertezza. In questo momento non possiamo utilizzare il metodo lineare più uomini o più carri armarti uguale più potenza. Nel caos vince chi ha la possibilità di resistere e, soprattutto, per governare questo caos c’è bisogno di una grossa leadership, di un grosso network e di una grande comunicazione. Gli scenari di incertezza sono irreversibili, l’Ucraina di ieri non tornerà più, come non torneranno più l’Europa, la Russia e la Cina di ieri.”
Il rapporto tra Russia e Cina
Successivamente l’argomento si è spostato sui rapporti tra Russia e Cina e sul loro sviluppo militare.
“Per capire meglio la situazione della Cina dobbiamo tornare indietro ai giochi olimpici invernali, dove erano presenti sia Xi Jinping e Putin. A seguito di questo incontro, entrambi hanno dichiarato che le loro relazioni sarebbero entrate in una nuova era, senza essere troppo specifici, ma hanno affermato che avrebbero rivisto l’ordine mondiale. Dichiarazioni importanti, che poi si sono dimostrate con l’invasione dell’Ucraina. Russia e Cina hanno raggiunto livelli tecnologici mai visti prima.”
“Entrambe le nazioni hanno sviluppato l’ipersonico, una tecnologia che rende inutile il sistema antimissilistico di protezione attuale. Quando Putin dichiarò di essere invincibile, non si riferiva solamente ai missili che viaggiavano ad una velocità di Mach 10 (12250 km/h), ma si riferiva al Sistema Avangard. Gli Stati Uniti e i paesi dell’occidente sono in svantaggio in questo campo. Se a questo uniamo la guerra persa contro il terrorismo a Kabul e il covid, inteso come regressione economica, con la Cina unico paese a progredire, ci si rende conto che si sono create le condizioni adeguate a questi paesi per mettere in atto il loro piano.”
Il futuro dell’Europa
Cruciali, sempre secondo il generale, saranno gli investimenti che l’Europa farà nella propria difesa.
“Cina, Russia e Stati Uniti oggi si confrontano sul potere e non sulla forza. Il rapporto Ucraina-Russia va visto come Davide contro Golia. Nonostante sia difficile prevedere come finirà questa guerra, vista la carenza di pianificazione e soprattutto di intelligence russa. L’Europa dovrà ricominciare ad investire sul pilastro della difesa, completando il discorso Europa e aiutare gli americani. Se oggi avessimo avuto quel pilastro difensivo, non saremo in queste condizioni. Bisognerà capire anche quale sarà il nostro futuro.”
“Abbiamo diverse industrie che competono tra di loro per i mercati esteri. Deve esserci un accordo comune in questo campo, affinché non si vengano a creare nuove dispute interne. La Russia è sempre stata vista come paese europeo, consegnarsi totalmente alla Cina lo farebbe diventare un paese junior. Pechino ha un proprio percorso per il futuro, che non guarda in faccia nessuno, nemmeno la Russia. Se la situazione non cambierà, nel breve periodo la Russia stessa avrà bisogno della Cina come broker per vedere i propri prodotti.”
Lo sviluppo militare
In conclusione si è parlato del progresso militare degli Stati Uniti, unico paese in scia di Russia e Cina.
“Nei primi anni 2000 gli Stati Uniti preferirono investire maggiormente nello spazio. Queste risorse furono sottratte allo sviluppo dell’ipersonico, lasciando il progetto incompleto, sia per problemi aerodinamici che di materiali. All’epoca, infatti, non c’erano i materiali di cui disponiamo oggi, che permettono di viaggiare anche con temperature esterne di 2-3000 gradi. Gli Stati Uniti hanno ripreso questi progetti adesso, ma serviranno anni per raggiungere i livelli di Russia e Cina. Il potere di queste armi non è tanto in quante se ne possiedono, ma il solo fattore di possederle, in quanto si tratta di armi che possono essere solamente nucleari.”