La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino.
Ucraina, morti la donna incinta e il suo bimbo della foto simbolo di Mariupol
La sua immagine e quella di altre donne evacuate dall’ospedale distrutto sono diventate il simbolo della tragedia di Mariupol, la città ucraina assediata da settimane. Dove, dall’inizio dell’offensiva russa, sarebbero almeno 2.500 i civili morti nella città ucraina. E tra questi ci sono anche lei e il suo bambino.
AP images of a pregnant woman being rushed to an ambulance after Russia bombed a maternity hospital in Mariupol where she was meant to give birth shocked the world. @AP has learned that the woman and her baby have died.https://t.co/yZPZwgbLz8
— The Associated Press (@AP) March 14, 2022
Non è sopravvissuta ai bombardamenti russi la donna che era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto ha fatto il giro del mondo in pochi minuti così come quella di un’altra donna, Marianna Pidhurska. La beauty blogger, immortalata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie, la sera del 10 marzo ha dato alla luce una bambina.
I received an update from a relative of Marianna – a pregnant girl from Mariupol’s bombed hospital. They were able to reach her on the phone briefly. Last night at 10pm, Marianna gave birth to a baby girl! They are ok, but it’s very cold in Mariupol and the bombing doesn’t stop pic.twitter.com/PSLxI6I0zZ
— Olga Tokariuk (@olgatokariuk) March 11, 2022
Nonostante il trasferimento in un altro ospedale, purtroppo per la ragazza in barella e il suo bambino, non c’è stato nulla da fare. I medici avevano tentato di salvarle la vita ma aveva il bacino schiacciato. I dottori hanno fatto nascere il bambino tramite taglio cesareo ma non mostrava segni di vita. Il nome della donna non è noto. Nel caos seguito al bombardamento, riferisce la Ap, il personale sanitario non è riusciti a trascriverlo prima che il marito e il padre della donna venissero a prendere il corpo, suo e del bimbo.
Mariupol, almeno 2.500 civili uccisi
Media e funzionari russi hanno usato alcune immagini dell’evacuazione dell’ospedale per affermare che il bombardamento fosse “una messa in scena” con “attori come protagonisti”. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva anche detto che l’ospedale era usato come base dal battaglione Azov. E che al suo interno non ci fossero pazienti.
Le condizioni della città portuale di Mariupol, intanto, sono sempre più disperate: mancano cibo, acqua, elettricità e riscaldamento. “Lo scenario peggiore”, ha detto il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) “attende le centinaia di migliaia di civili intrappolati da pesanti combattimenti a Mariupol, a meno che le parti non raggiungano urgentemente un accordo umanitario concreto”.
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