La Roma riprende l’Udinese al 94′ e pareggia alla Dacia Arena. Un pari che va ad interrompere la striscia di tre vittorie consecutive tra Campionato e Conference League. La squadra di Cioffi passa in vantaggio con Molina al 15′, ma una rete di Pellegrini su calcio di rigore a tempo scaduto, fissa il punteggio sull’1-1. Quarto risultato utile consecutivo per i friulani che sono momentaneamente a 8 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. La squadra di Mourinho resta in scia per l’Europa, complice il pari interno dell’Atalanta contro il Genoa. Polemico in sala stampa l’allenatore portoghese: ““Ho visto bene Zaniolo dal punto di vista emozionale” – spiega l’allenatore della Roma – Dopo le sue esperienze con Di Bello però non si è potuto esprimere al meglio perché condizionato. Con questo condizionamento ha giocato come meglio ha potuto”.

Le parole di Mourinho

Siamo entrati nel gioco con i cambi e le energie nuove. Ho visto da alcuni giocatori la difficoltà nell’entrare nel ritmo della partita. Basta guardare pochi minuti il body language e capisci subito che non c’era l’intensità e la forza mentale. Anch’io sono un po’ stanco, ma lo sento dopo la partita”. Così l’allenatore della Roma in sala stampa. Mourinho si è soffermato poi su un cambio di mentalità radicale che si aspetta dai suoi: “Non possiamo scegliere se una partita è importante o no. Dobbiamo avere uno spirito diverso. Rimango ancora dell’idea che se facciamo gol prima abbiamo più tempo per giocare. Però purtroppo è arrivato alla fine”. Settimana importante in casa Roma, con i giallorossi chiamati alla sfida di ritorno giovedì contro il Vitesse e successivamente domenica al derby contro la Lazio.

Le parole di Marino

In sala stampa, per l’Udinese è intervenuto il dg Pierpaolo Marino: “Ci sarebbe molto da dire, ma qui ormai parlano solo i depositari della verità”. Polemica poi per il rigore assegnato alla Roma allo scadere: “Vedete un fallo di mano? Io non vedo nulla sinceramente, abbiamo subito un torto. Con Di Bello abbiamo fatto 9 consecutive, non succede neanche col peggiore degli allenatori”.