Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato, questo pomeriggio, a don Maurizio Patriciello per esprimergli solidarietà e vicinanza. Il Capo dello Stato ha chiamato il sacerdote in seguito alle intimidazioni minacciose di cui è stato vittima da parte di ambienti criminali. Ieri, nel cuore della notte, intorno alle 4, c’è stata un’esplosione davanti al cancello della chiesa del Parco Verde di Caivano (Napoli), di cui don Patriciello è parroco che, però, non vi pernotta. Un boato ha svegliato il sacerdote noto per le sue battaglie contro la camorra e il fenomeno dei roghi di rifiuti nella cosiddetta Terra dei fuochi. L’esplosione, avvenuta intorno alle 4 di notte, ha danneggiato il cancello dell’ingresso pedonale al cortile della chiesa.
Chi è don Patriciello
Don Maurizio Patriciello è nato a Frattaminone, in provincia di Napoli, nel 1955. Dopo anni di lontananza dalla chiesa cattolica, grazie all’incontro con un frate francescano si è avvicinato alla fede: ha lasciato il suo lavoro di paramedico ed è entrato in seminario. Ordinato sacerdote è diventato parroco nel quartiere ‘Parco Verde’ di Caivano, sempre nel napoletano. Da allora è impegnato in prima linea contro l’inquinamento e nel contrasto allo spaccio di droga e alla camorra.
“Intimidito? Sono dispiaciuto, questo sì. Dispiaciuto tantissimo, ma per loro che hanno intrapreso queste strade di morte, di sofferenza, di inciviltà e di prepotenza”.
Così all’Adnkronos don Maurizio Patriciello commentando l’esplosione di un petardo all’alba davanti alla sua chiesa. L’attentato è avvenuto proprio nel giorno in cui il prete anti-camorra ha compiuto gli anni.
I funerali di Nadia Toffa
Parroco impegnato da sempre in prima linea nella Terra dei Fuochi, don Maurizio Patriciello, sacerdote a Caivano, provincia di Napoli, è noto anche per aver officiato i funerali della conduttrice televisiva Nadia Toffa. Per la presentatrice prematuramente scomparsa a causa del cancro, don Maurizio Patriciello è stato un padre spirituale, una guida e un amico che le è stato vicino quando ha dovuto affrontare la più dura delle battaglie.
“Siamo tutti preoccupati. Da quando abbiamo alzato la voce in questa area Nord di Napoli, dando vita al comitato di liberazione dalla camorra che è nato proprio in questa chiesa, lo Stato sta dando risposte concrete nella battaglia per la legalità. Non è la prima volta che minacciano padre Maurizio”, ha commentato il senatore Sandro Ruotolo.
La solidarietà della politica e delle Istituzioni
Al prete in prima fila contro la criminalità organizzata la solidarietà pressoché unanime della politica e delle istituzioni.
“Siamo tutti preoccupati. Da quando abbiamo alzato la voce in questa area Nord di Napoli, dando vita al comitato di liberazione dalla camorra che è nato proprio in questa chiesa, lo Stato sta dando risposte concrete nella battaglia per la legalità. Non è la prima volta che minacciano padre Maurizio”,
ha commentato il senatore Sandro Ruotolo.
“Anche il comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, fa parte del nostro comitato, anche lui, ma per le indagini che conduce nel suo Comune è stato minacciato di morte e oggi vive sotto protezione dello Stato. Sapevamo che accendendo i riflettori avremmo indebolito la camorra e la camorra cerca di reagire con le minacce. Noi siamo di più e andremo avanti in questa battaglia di liberazione dei nostri territori dalla malavita organizzata. Non ci fermeranno insulti e minacce. Siamo tutti padre Maurizio Patriciello”.
Dal governatore della Campania Vincenzo De Luca alla ministra per il Sud Mara Carfagna, tanti i politici a tutti i livelli che hanno fatto sentire la loro voce. Per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è lo Stato che “in tutte le sue articolazioni e con l’apporto di chi opera meritoriamente su territori difficili, deve lavorare ogni giorno per difendere la legalità”. La leader della destra italiana Giorgia Meloni ha parlato di “un fatto estremamente grave” che “non va sottovalutato”.
L’ex premier e attuale leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, ieri, dopo aver partecipato a una manifestazione contro la guerra con il sindaco Manfredi si è recato sul posto e ha incontrato don Patriciello per il quale ha speso belle parole proponendo aiuti concreti alla comunità di Caivano:
“Sono venuto a fargli auguri, è il suo compleanno. Il gesto che ha subito è vile e vigliacco. Don Patriciello fa tanto per il suo territorio e tale gesto rende ancora più meritoria la sua azione. Sono qui per conoscere meglio i problemi e tornare a Roma per proporre azioni concrete in favore di questa comunità, che vanno risolti”.
Il Comitato di liberazione dalla camorra dell’area nord di Napoli, ha organizzato una manifestazione questa mattina davanti alla parrocchia San Paolo Apostolo del Parco Verde di Caivano “per esprimere la nostra solidarietà e vicinanza a padre Maurizio, per rispondere all’intimidazione della camorra”.