Caro benzina Cingolani: “truffa colossale”

Caro benzina. Mentre sui social impazza la satira sul caro carburanti, i prezzi schizzano alle stelle tanto che il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha definito la crescita dei prezzi

“non correlata alla realtà dei fatti, una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”.

Il muro psicologico dei 2 euro al litro è stato superato di slancio e si parla perfino di 3 euro.

Da più parti si suggerisce di modificare la tassazione, che comprende l’Iva del 22% e le famigerate accise, una tassa sulla produzione e il consumo di beni.

I gestori delle stazioni di servizio, allarmati dalla contrazione dei consumi, chiedono di abbassare l’Iva dal 22 al 5%.

 

La proposta dei partiti

Fdl, Forza Italia e Lega chiedono un intervento sulle accise mentre i gestori di Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figi-sc/Anisa Confcommercio propongono il ritorno della cosiddetta “accisa mobile”, ossia una sua diminuzione per compensare le maggiori entrate dell’Iva derivanti dall’aumento dei prezzi.

 

Il settore dei trasporti in crisi

In questo quadro uno dei settori che soffre di più è il trasporto merci;

Trasportounito aveva comunicato che a partire dal 14 marzo, le aziende di autotrasporto avrebbero sospeso a livello nazionale i loro servizi per causa di forza maggiore.

Ma la Commissione di garanzia per lo sciopero ha bocciato questa decisione.

L’informativa, inviata a Trasportounito-Fiap e ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno, rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni”;

richiamando “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.