Russia-Ucraina: diciottesimo giorno di guerra

Alla base militare di Leopoli, al confine con la Polonia, si contano almeno 35 morti. Di Maio: “Se le bombe fossero scoppiate pochi km più in là, rischio Terza guerra mondiale“. Colpito anche un monastero ortodosso non lontano da Donetsk, che ospitava qualche centinaio di rifugiati.

Ambasciatore italiano: in Ucraina 400 italiani, alcuni intrappolati

“Gli italiani in Ucraina erano inizialmente 2mila, ora sono 400. Molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese”.

Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, spiegando che 

“il fatto che l’ambasciata italiana sia ancora presente in Ucraina rappresenta un aspetto importante, apprezzato dal governo ucraino, ma anche un sostegno psicologico per gli italiani presenti”.

Colloqui Russia-Ucraina domani in videoconferenza

I colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina riprenderanno domani, ma ancora in videoconferenza. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

Onu: 596 civili uccisi dall’inizio della guerra, 43 i bimbi

Sono almeno 596 i civili uccisi dall’inizio del conflitto in Ucraina, 18 giorni fa. Tra questi, 43 sono bambini. Lo afferma l’ufficio dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, secondo cui i civili feriti sono saliti a 1.067, di cui 57 bambini. Nel precedente bilancio di sabato, l’agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 579 vittime e 1.002 feriti. 

Proteste in Russia, almeno 300 arresti solo a Mosca

Trecento persone sono state arrestate per “manifestazioni non autorizzate” a Mosca. Lo riferisce l’agenzia russa Tass, citando la polizia. Manifestazioni contro la guerra in Ucraina si stanno svolgendo in tutta la Russia. 

Mosca: “Continueremo a eliminare i mercenari stranieri”

“Continueremo a eliminare i mercenari stranieri che arrivano in Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, dopo aver rivendicato l’uccisione di diversi stranieri nel raid sulla base ucraina di Yavoriv, vicino al confine polacco.

Oltre 2.100 persone uccise a Mariupol dall’inizio della guerra

Sono in totale 2.187 le persone uccise a Mariupol dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Lo rende noto il Consiglio comunale della città, riporta il Guardian, precisando che nelle ultime 24 ore ci sono stati almeno 22 bombardamenti contro obiettivi civili e sono cadute più di 100 bombe.

Turchia: le posizioni di Russia e Ucraina si sono avvicinate

Le posizioni di Russia e Ucraina “in qualche modo si sono fatte più vicine”, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall’agenzia Tass. “Serie discussioni tra di loro continuano”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è “la neutralità” dell’Ucraina. La Turchia, insieme con Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak.

Di Maio: se bombe pochi km più in là, rischio Terza guerra mondiale

“Sono preoccupato, perché se le bombe fossero scoppiate poche decine di chilometri più in là avrebbero colpito un Paese Ue e un Paese Nato, con il rischio di scatenare la Terza guerra mondiale. Non possiamo permettercelo e va tenuto aperto il negoziato, i segnali ci sono, ma la diplomazia non ha i tempi delle bombe, per questo le guerre non dovrebbero mai scoppiare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. 

Ucciso un giornalista americano del New York Times

Il giornalista del New York Times, Brent Renaud, e il collega rimasto ferito stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint.

Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale. In un video sui social si può ascoltare la versione del giornalista ferito che racconta di come Renaud sia stato colpito al collo dai proiettili.

“Stavamo filmando i profughi in fuga”, dice.

L’appello di Papa Francesco

“In nome di Dio fermate questo massacro”.

E’ l’accorato appello di Papa Francesco all’Angelus nel corso del quale ha dedicato forti parole contro la guerra in Ucraina.

“Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi – ha detto – non ci sono ragioni strategiche che  tengano, c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri”.

E’ salito a 35 il numero delle vittime dopo l’attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli. Lo riferisce il governatore.

“Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia”.

È quello che ha ribadito il capo della Nato, Jens Stoltenberg, che afferma di essere contrario alla no fly zone sull’Ucraina.

“Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un’escalation incontrollabile”.

Intanto le sirene suonano in piena notte in tutta l’Ucraina, anche in quell’ovest finora considerato relativamente al sicuro dall’avanzata della Russia.

Esplosioni sono state riportate infatti anche a Leopoli, mentre Kiev appare sempre più accerchiata e Mariupol allo stremo.

La Russia “ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza”;

a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili. 

Almeno 9 persone sono rimaste uccise nell’attacco avvenuto stamane al centro militare internazionale per il mantenimento della pace mentre i feriti sono 57:

lo  riferisce il governatore della regione, scrivono i media internazionali.

“Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato”, afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov precisando che “lì lavorano istruttori stranieri”.

“Informazioni sulle vittime sono in corso di accertamento”, aggiunge il ministro che lancia un appello: “Serve agire per mettere fine a questo. Chiudete i cieli!”.

La Russia sta cercando di creare nuove “pseudo-repubbliche” 

A lanciare l’avvertimento è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nella notte, secondo quanto riportano i media internazionali. Zelensky si è appellato alle regioni dell’Ucraina, compresa Kherson, che è stata catturata dalle forze russe, affinché non ripetano l’esperienza di Donetsk e Luhansk.

“Gli occupanti sul territorio della regione di Kherson stanno cercando di ripetere la triste esperienza della formazione di pseudo-repubbliche”, ha detto.

“Stanno ricattando i leader locali, mettendo pressione sui deputati, cercando qualcuno da corrompere”, ha aggiunto.

“Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno abbastanza forza, non hanno abbastanza spirito. Stanno solo contando sulla violenza, solo sul terrore. Solo sulle armi, che hanno in abbondanza. Ma gli invasori non sono portati per una vita normale. E la gente può sentirsi felice e sognare. Ma sono biologicamente incapaci di rendere la vita normale. Ovunque la Russia sia andata in terra straniera, il sogni sono impossibili”, ha detto Zelensky, tornando a sollecitare gli “alleati e amici” all’estero a “continuare a fare di più per il nostro Paese, per gli ucraini e l’Ucraina, perché non è solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa”.