Marco Zennaro ultime notizie. L’imprenditore veneziano, 46enne è tornato in Italia, dopo quasi un anno di detenzione in Sudan, dove era stato incarcerato nella primavera del 2021 per 75 giorni senza poi poter rientrare in Italia in seguito a un divieto di uscire dal paese. Zennaro è giunto poco prima delle 11 di questa mattina all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della compagnia aerea Turkish Airlines, proveniente da Istanbul. In Sudan era stato accusato di truffa per la vendita di una partita di trasformatori elettrici. Le sue prime parole: “Finito un incubo, finalmente a casa”. Era finito in carcere perché accusato di reati legati a una partita di merce inviata in Sudan, ma le accuse erano poi cadute, con un calvario giudiziario infinito.
L’arrivo in Italia
Stanco ma di buon umore, l’imprenditore è stato accompagnato nel lungo viaggio che dal Sudan lo ha riportato in Italia da Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie. Poche parole e qualche abbraccio prima di dirigersi verso lo stadio Olimpico dove ha presenziato alla partita di rugby 6 Nazioni Italia-Scozia, ospite della Fir, di cui è anche tesserato.
La vicenda di Marco Zennaro
Marco Zennaro, ultime notizie. Zennaro è tornato nel nostro Paese dopo 361 giorni bloccato in Sudan, 75 dei quali trascorsi in prigionia. L’arresto di Marco Zennaro è derivato da una disputa commerciale, legata a una fornitura di trasformatori elettrici prodotti dalla sua azienda e consegnati a un cliente in Sudan. Ricevuta la contestazione, Zennaro ha raggiunto il Sudan per provare a risolvere il problema. Appena messo piede è stato però arrestato e gli è stato tolto il passaporto. Dopo aver pagato alle autorità locali 200mila euro, la questione sembrava finalmente risolta. Ma proprio quando stava per ritornare in Italia, è stato di nuovo fermato e portato in carcere dove ha trascorso 70 giorni per poi essere trasferito ai domiciliari in un albergo sempre senza il passaporto.
Marco Zennaro ultime notizie. Le accuse del papà alla Farnesina
Il papà di Marco Zennaro, Cristiano, è stato felice:
Ringrazio mio figlio per essere sopravvissuto a quei 75 terribili e infernali giorni di detenzione. Ringrazio la famiglia per aver trovato in tempi brevi le risorse finanziarie per far cessare la detenzione”.
E poi ha voluto ringraziare i dipendenti dell’azienda “per aver portato avanti l’attività con grande senso di responsabilità pur in assenza del loro titolare”.
Poi è stato molto duro nei confronti del Ministero degli Esteri:
“Devo purtroppo denunciare il totale fallimento dell’istituzione italiana che incomprensibilmente non ha voluto risolvere un palese sequestro di persona a scopo di estorsione. Mi auguro che la Farnesina abbia il pudore di non rilasciare retorici comunicati perché se Marco è uscito da quell’inferno lo deve solo ed esclusivamente a se stesso. E al denaro raccolto da Unioncamere Veneto per pagare la cifra richiesta dal tribunale sudanese”.
“La risoluzione del caso è stato frutto di un grande lavoro di squadra. Il contesto sudanese è difficilissimo, peggiorato dal colpo di stato, da una miseria dilagante e da una crisi sociale, politica ed economica che affligge il paese da troppo tempo. Non mi sono sentito abbandonato da nessuno. Non si può chiedere quello che non si può avere. Ringrazio il dottor Vignali (ndr direttore generale per gli Italiani all’estero del ministero degli Esteri), il professor Orsoni, che hanno contribuito costantemente a monitorare la situazione”.
Luca Zaia: “Oggi si conclude un incubo”
“Oggi è una bella giornata, segnata da una notizia stupenda: Marco Zennaro è arrivato sul suolo italiano. Si conclude un incubo che ha subito per 361 giorni, quasi un anno, di cui 75 giorni disumani. Oggi fa ritorno a casa un grande veneto, una persona che ha dimostrato di avere la schiena diritta, difendendosi come un leone”.
Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’arrivo in Italia dell’imprenditore veneto Marco Zennaro, a lungo trattenuto in Sudan.
Il sindaco di Venezia Brugnaro: “Oggi è una giornata di festa”
“Marco Zennaro libero è la notizia che tutti noi aspettavamo e che ci riempie di gioia. Finalmente oggi Venezia torna ad abbracciare un suo cittadino. Sono particolarmente orgoglioso che questa triste vicenda abbia avuto un risvolto positivo”,
ha affermato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro;
“Tutta la città in questi mesi si è mobilitata con manifestazioni e attività di sensibilizzazione e, da ultimo, è stata fondamentale la generosità di chi ha donato del proprio per consentire a Marco Zennaro di rientrare a casa, riabbracciare la sua famiglia, e avere la tranquillità di potersi difendere dalle accuse che gli sono state mosse. Oggi è una giornata di festa”.