Economia di guerra: tre emergenze in Italia. Lo crede e lo afferma Maurizio Landini leader della Cgil:”Il governo ci convochi e si apra un confronto a tutto campo. Si stanno sommando tre emergenze: il Covid, che non finisce, la crisi climatica e la guerra. La situazione è straordinaria, penso servano risposte politiche straordinarie, sia nel nostro Paese che in Europa”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, al quotidiano La Stampa.
Economia di guerra: tre emergenze in Italia
“Servono provvedimenti- aggiunge- che siano in grado sostenere le imprese, il reddito delle famiglie, sia riducendo l’Iva sui beni di largo consumo sia intervenendo sul caro bollette, sia con cassa integrazione dove i costi di produzione non sono sostenibili. In Europa, invece occorre superare definitivamente la logica dell’austerita’. E per questo occorre cancellare il Fiscal Compact e quindi rendere non transitorie ma strutturali scelte come il Next Generation Eu. A mio parere e’ arrivato il momento di costruire davvero l’Europa sociale ed economica, superando la logica che si e’ realizzata sino ad oggi. Noi abbiamo bisogno di cambiare il modello di sviluppo ed investire in politiche industriali e ricerca”.
L’allarme inflazione della Coldiretti
“L’inflazione che colpisce il carrello della spesa mette a rischio alimentare ben 5,6 milioni di italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta, cioè con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all’acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare gli effetti piu’ pericolosi dell’inflazione sulle fasce piu’ deboli della popolazione.
Alcuni Italiani non hanno pasti adeguati
“Per effetto della guerra e dei rincari energetici, che spingono l’inflazione e i prezzi dei prodotti alimentari, è destinato ad aumentare il numero di quanti non riescono più a garantirsi un pasto adeguato o un riscaldamento accettabile. Si tratta della punta dell’iceberg della situazione di crisi in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente- sottolinea la Coldiretti- ai pacchi alimentari, anche per la crisi generata dalla pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”. “E’ necessario sbloccare al più presto i 200 milioni di euro dei fondi del Ministero delle Politiche Agricole per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti” chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “è bisogna accelerare la presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti con le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande Made in Italy di qualità da distribuire ai nuovi poveri”.