Il caro carburante continua a correre al rialzo ed una delle categorie più colpite al momento rimane quella degli autotrasportatori. Per lanciare un segnale a partire da lunedì prossimo, 14 marzo, le aziende di categoria sospenderanno quindi a livello nazionale i loro servizi. A dare la notizia è il gruppo di imprese di autotrasporto Trasportounito – Fiap che ha definito la scelta adottata “per causa di forza maggiore”. Gli stessi fanno sapere che la mobilitazione di lunedì non si tratterà né di uno sciopero né di una rivendicazione specifica. Si tratterà bensì di un’iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore.

La nota di Trasportounito sul Caro carburante

“La sospensione dei servizi si è resa inevitabile per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire”. Si legge appunto nella comunicazione presentata alla Presidenza del Consiglio, al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi.

Ripercussioni sui prezzi dei beni a consumo

La scelta del settore dell’autotrasporto, potrebbe portare quindi a dei disagi sullo spostamento delle merci sul territorio italiano durante la prossima settimana. Si tratta anche di un aumento nell’immediato una ulteriore grave impennata dei prezzi al dettaglio. Questo è quello riportato dal Codacons. Questa la nota dell’associazione dei consumatori: “Il blocco dell’autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività, sospendendo i rifornimenti di beni nel settore del commercio e portando ad una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati. Una conseguenza inevitabile, considerato che l’85% delle merci venduta in Italia viaggia su gomma. In tale situazione, dal Governo arriva un immobilismo vergognoso, e non si capisce cosa attenda l’esecutivo per azzerare immediatamente l’Iva su benzina e gasolio e ridurre le accise, anche in considerazione degli enormi guadagni incamerati dalle casse statali da novembre ad oggi“.

Il rischio di collasso del sistema dei trasporti e logistico sembra quindi alle porte anche per un’altra problematica, quella relativa alla carenza degli autisti. Una delle proposte arrivate proprio da Trasportounito ovvero realizzare la formazione di nuovi conducenti di veicoli industriali nell’ambito di identificate imprese-scuola. Questa l’idea depositata sul tavolo della commissione conducenti recentemente costituita, presso l’Albo degli Autotrasportatori, su indicazione del Viceministro.

Le prime dichiarazioni:

A parlare è lo stesso Segretario Generale di Trasportounito, Maurizio Longo che vista l’emergenza ha sottolineato: “La complessità del problema deve necessariamente prevedere interventi articolati finalizzati ad una diversa concezione dell’addestramento e di gestione amministrativa anche per quanto riguarda i potenziali conducenti extracomunitari”.