Il primo Festival dopo la pandemia arriva da un altro pianeta, il n…
Il primo Festival dopo la pandemia arriva da un altro pianeta, il nostro. Gli eventi degli ultimi mesi hanno aperto uno squarcio sulla fragilità delle nostre esistenze, sulla fondamentale interrogazione rispetto al ruolo fondamentale dell’arte nel definire un futuro possibile e positivo.
Il primo Festival dopo la pandemia
Il Giardino delle Esperidi, un festival tra i sentieri e i borghi del Monte di Brianza, ha scelto con forza di esserci e ospitare le anteprime e gli studi di spettacoli teatrali in una forma inedita e sperimentale legata alla situazione attuale e alla situazione in cui gli artisti si trovano costretti a lavorare.
La XVI edizione, dal 27 giugno al 5 luglio
La sedicesima edizione si terrà dal 27 giugno al 5 luglio, con un programma dedicato al teatro, alla danza, alla musica, e agli incontri: undici differenti luoghi di spettacolo, nonché una significativa quantità di eventi collaterali con laboratori e concerti.
In questo momento di lenta ripresa dopo la grande emergenza sanitaria Esperidi on the Moon ha deciso di esserci, nonostante tutto, applicando i protocolli di Regione Lombardia e Governo per la partecipazione in totale sicurezza del pubblico, degli artisti e dello staff, proponendo un momento di riflessione, artistica e teorica, sul tema della complessa relazione tra uomo, pianeta e vita.
Realizzare il festival è una scelta politica
“Mai come quest’anno realizzare il festival è una scelta politica, oltre che poetica. Prima dell’emergenza sanitaria, avevamo ideato un’edizione che fosse anche una riflessione critica e artistica sul legame spezzato con la natura, poi è arrivata la pandemia a rendere ancora più attuale il tema” a dirlo è Michele Losi, direttore artistico della manifestazione.
La situazione degli ultimi mesi ha posto moltissime problematicità alle compagnie, spesso impossibilitate a incontrarsi e lavorare. Ma il festival ha scelto di esserci e ospitare le anteprime e gli studi di tutti questi spettacoli, che saranno in una forma inedita e sperimentale, legata alla situazione in cui gli artisti si trovano costretti a lavorare”.
Il festival, da sempre itinerante, si svolgerà quest’anno in quattro comuni in provincia di Lecco e tutti gli spettacoli e i concerti si terranno all’aperto, un’occasione di scoperta o riscoperta dei meravigliosi luoghi naturali e a volte nascosti di una delle regioni più colpite dalla pandemia.
Il programma del festival, che attraversa tutti i generi e le fasce di età, riserva tre spettacoli al teatro per le nuove generazioni. Ma l’offerta teatrale spazia da spettacoli compiuti di drammaturgia contemporanea a performance
itineranti che prevedono il coinvolgimento a distanza del pubblico.
GUARDA L’INTERVISTA su Babylon, il programma di Radio Cusano tv Italia. Curato e condotto da Francesca Pierri e Piercarlo Fabi con la collaborazione di Teatro e Critica e l’intervento di Andrea Zangari