Quel che sta succedendo al pesce San Pietro è simbolo dei tempi. A causa della guerra in Ucraina i rincari di luce e benzina sono alle stelle ma ora questo pesce noto per le sue carni pregiate e comprato da molte famiglie italiane passa da 9 a 25 euro al chilo. L’aumento è spaventoso e i comici già scherzano su un’ipotetica cena da sceicco a base di pesce San Pietro e benzina. Per chi non conosce questo tipo di alimento ormai diventato proibitivo, ecco qualche informazione in più.
Cos’è il pesce San Pietro e perché si chiama così
Non tutti sanno che il pesce San Pietro è un pesce comune che vive nei fondali sabbiosi tra i 200 e i 400 metri di profondità. Tecnicamente:
“Il suo nome scientifico è Zeus Faber e appartiene alla famiglia delle Zeidae. Di forma ellittica piuttosto schiacciata, ha una grande bocca a imbuto e pinne dorsali piuttosto allungate. Può arrivare a essere lungo fino a 90 cm e pesare anche 8 chilogrammi.”
La particolarità del pesce San Pietro è la sua macchia nera su sfondo grigio che si trova sul fianco. La leggenda dice che fu proprio San Pietro a imprimergliela per poterlo distinguere con più facilità dalle altre specie. Da qui deriva il suo nome.
Come cucinare il pesce San Pietro
In queste settimane sarà difficile avere il pesce San Pietro in tavola ma, in generale, è considerato uno dei più pregiati tra i pesci comuni per la riconosciuta qualità delle sue carni, particolarmente saporite e adatte a cotture delicate che diano valore ai sapori. Gli chef esperti lo considerano ideale:
- all’acqua pazza
- in padella
- al cartoccio
Il pesce San Pietro è perfetto per i bambini perché ha poche e grandi spine facili da individuare e rimuovere una volta cotto. E’ molto amato anche dagli sportivi e da chi cerca di perdere peso per via delle sue poche calorie (sono circa 80 per 100 g di prodotto) e per l’elevato contenuto di Omega 3, proteine e sali minerali (soprattutto potassio).
Sicuramente nel piano per invadere l’Ucraina Putin non aveva considerato l’aumento del prezzo del pesce San Pietro ma è una delle tante “belle sorprese” di questo folle conflitto.