Caro energia: il numero 1 di Confindustria, Carlo Bonomi, l’ha definita una tempesta perfetta. Quella che gli effetti della guerra russo-ucraina hanno scatenato in Italia, sulle spalle di imprese e famiglie.
Caro energia, Federconsumatori: le famiglie sono disperate
Nel primo trimestre del 2022 il costo del gas è aumentato del 94%. Quello dell’energia elettrica del 131%. Le famiglie, già in forte crisi per la pandemia, potrebbero non reggere l’impatto degli aumenti in bolletta ancora per molto. E potrebbe andare anche peggio dal 1° aprile, quando Arera, l’Autorità di regolazione per energia, metterà mano al secondo aggiornamento tariffario.
Benzina, prezzi da incubo per le imprese
Intanto il rialzo esorbitante dei prezzi di benzina e gasolio, schizzati a 2 euro e più al litro, sta mettendo in ginocchio 4 imprese su 10. Una triste fotografia scattata dall’Unione europea delle cooperative. Con l’85% delle merci che viaggia su strada infatti, il caro carburati minaccia le catene di approvvigionamento di tutti i beni, dagli alimentari alla meccanica, ma pesa anche sui prezzi dei servizi.
Bonomi: “La crisi costerà 400 milioni di ore di cassa integrazione”
“Per le fabbriche che vivono d’energia – spiega Bonomi – quella in corso è una crisi senza precedenti. Le acciaierie hanno cominciato a sospendere la produzione, presto toccherà anche ai settori della ceramica e delle cartiere. Dovrebbero essere stop temporanei. Ma i prezzi insostenibili creano un effetto domino che può portare il sistema industriale nel suo complesso a chiedere 400 milioni di ore di cassa integrazione. Abbiamo bisogno di interventi radicali. Senza agevolazioni per la ricerca, per l’innovazione e per la formazione la transizione energetica porterà costi sociali enormi”.
In questa cornice, la fase di ripresa tanto agognata negli ultimi due anni, sembra ancora bloccata alla linea di partenza.
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