Capolavori senza tempo di origine russa presto dovranno tornare nella loro madre patria. La guerra in Ucraina investe il placido, immobile mondo dell’arte. Il filosofo e generale cinese Sun Tzu scrisse “L’arte della guerra”, ma adesso è una vera e propria guerra dell’arte.
La guerra dell’arte: le lettere dalla Russia
Diverse le missive partite dalla Federazione, che richiedono celermente la restituzione di tutto il patrimonio culturale prestato dalla Russia in tutto il mondo. Anche in Italia: così il direttore del museo di San Pietroburgo Mikhail Piotrovsky ha preso metaforicamente carta e penna e ha scritto al direttore del Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina chiedendo la restituzione immediata dei prestiti per la mostra “Tiziano e l’immagine della donna”. SI tratta di un’opera dello stesso Tiziano, la Giovane donna con cappello piumato e della Giovane donna con vecchio di profilo di Giovanni Cariani, entrambe del 1500.
“In base alla decisione del ministero russo della Cultura tutti i prestiti in essere devono essere restituiti dall’estero alla Russia” e “l’Ermitage è un museo statale che dipende dal ministero della Cultura”.
A Roma, alla Fondazione Fendi, l’Ermitage di San Pietroburgo ha chiesto il ritorno della Giovane donna di Picasso. Opera che mai era stata esposta prima nel nostro Paese.
Franceschini: “Se il proprietario chiede indietro, va restituito”
“Mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite”, spiega il ministro della Cultura Dario Franceschini. Si arricchisce il conflitto fra occidente e Russia, in una lotta che ormai ha colpito non solo le persone, ma anche la cultura del mondo.