Trasporti, Pasquale Russo, segretario generale Conftrasporto, ha parlato della difficile situazione del settore degli autotrasportatori e delle sue ricadute sull’economia nazionale.
Trasporti, Russo (Conftrasporto): “Il governo deve intervenire per risolvere la situazione”
Pasquale Russo, segretario generale Conftrasporto, è intervenuto su Radio Cusano Campus, ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, programma di approfondimento politico condotto da Gianluca Fabi, per evidenziare i problemi che il settore degli autotrasporti sta attraversando a causa del caro benzina.
Russo ha sottolineato la criticità della situazione, che ha portato il settore a scioperare già nelle scorse settimane, a livello nazionale e locale. Il Segretario generale ha annunciato nuove manifestazioni del settore per il 19 marzo, e ha chiesto un intervento diretto del governo per prendere in mano la situazione, anzitutto sul fronte dei rincari del carburante.
“Chiediamo al governo un credito d’imposta a parziale recupero degli aumenti sul costo del gasolio, analogo all’intervento effettuato con il Decreto Energia, in favore dell’industria pesante, per garantirgli di continuare a lavorare in un equilibrio economico. Anche le nostre imprese vivono per il 30% di energia, quindi chiediamo un intervento simile”.
Le ricadute sulla filiera e sui consumatori
Russo sottolinea come l’aumento dei costi del trasporto ha ricadute su tutta la filiera fino ai consumatori e, anche in questo senso, sarebbe auspicabile un intervento governativo.
“Accanto a questi interventi di natura economica, chiediamo l’introduzione di norme che consentano agli autotrasportatori, per legge, di recuperare dalla propria committenza, attraverso le tariffe di trasporto, l’aumento dei costi del gasolio. Sarebbe una clausola di adeguamento delle tariffe ai costi del trasporto, ed è un principio di correttezza nei confronti del trasporto ma anche nei confronti della merce e del suo valore.
Perché tutto questo non riguarda solamente la nostra categoria ma tutta la filiera: le ricadute di questa situazione potrebbero farsi sentire su alcuni prodotti. Non su tutti perché, per alcuni di essi, il trasporto su gomma non ha un’incidenza molto rilevante sul costo del prodotto finale. Ma per altri, come ad esempio i prodotti ortofrutticoli, essa diventa più significativa. Bisogna, dunque, trovare una soluzione di mercato a questi aumenti”.
Trasporti: scarseggiano carburante e pneumatici
Il Segretario generale di Conftrasporto denuncia un altro dato critico e poco conosciuto dai non addetti ai lavori. Esso riguarda la scarsità di alcune componenti fondamentali del settore trasporti, come il carburante e gli pneumatici.
“Stiamo iniziando ad avere problemi molto seri nell’approvvigionamento di carburante e questo è un altro elemento da tener presente. In più c’è l’aumento degli pneumatici, che seguono la dinamica di aumento di tutte le altre materie prime, come plastica e gomma o anche l’acciaio, che hanno conosciuto un aumento vertiginoso dopo l’estate. La causa è stata la decisione della Cina di non esportare più questi materiali per soddisfare il proprio fabbisogno interno”.
L’accusa all’Italia sull’energia
In conclusione, Pasquale Russo non risparmia una critica alla politica energetica italiana, colpevole di non aver pianificato un percorso che portasse l’Italia a un’indipendenza energetica.
“Sull’energia, dal mio punto di vista, il nostro paese deve fare un mea culpa grandissimo. L’Italia, nel corso degli anni, ha rifiutato qualsiasi tipo di alternativa o di investimento che potesse consentirci di avere maggiore autonomia energetica. Quando abbiamo deciso di non estrarre più il gas e di non stoccarlo, ad esempio. Se avessimo almeno due rigassificatori, potremmo far arrivare il gas dall’America, lo potremmo stoccare e già così ridurre immediatamente la dipendenza che abbiamo dalla Russia”.