Ornella Muti è senza alcuna ombra di dubbio una delle più belle attrici della storia del cinema italiano. L’attrice – all’anagrafe Francesca Romana Rivelli- spegne oggi 67 candeline e la sua bellezza oltre che la sua professionalità sono stati i motivi per cui, non a caso, Amadeus l’ha scelta per essere accanto a lui nella prima serata dell’ultimo festival della canzone italiana al teatro Ariston di Sanremo. Ripercorriamo le tappe più importanti e significative della sua brillante carriera.
Ornella Muti, la bellezza al primo posto
La bellezza straripante è stata un’arma importante per l’attrice romana che ha rappresentato e lo è ancora oggi, un vero e proprio sogno per gli italiani. Francesca Romana Rivelli, in arte Ornella Muti, nasce a Roma il 9 marzo del 1955. Il papà era un giornalista nato a Napoli e la mamma si occupava di sculture ed era di origine sovietica, la sorella Claudia Rivelli è stata la compagna di avventura negli inizi della sua carriera avendo collaborato con lei negli anni 70 per la realizzazione di alcuni fotoromanzi. Il famoso regista Damiano Damiani, dopo averla notata la sceglie all’età di soli 15 anni per recitare nel ruolo di protagonista nel film “La moglie più bella”, da li Damiani decise anche di darle il nome d’arte “Muti”. Di li in poi, Ornella Muti inanella una serie di film che entrano nell’immaginario comune di tutti, da “Il sole nella pelle” a “Un posto ideale per uccidere” sotto la guida del regista Umberto Lenzi, ma questo è solo il preludio alla consacrazione ed alla successiva ascesa verso Hollywood. La consacrazione arriva grazie alla pellicola “Romanzo Popolare” diretta dal grande Mario Monicelli, in cui la Muti interpreta magistralmente il ruolo di Vincenzina, moglie di Ugo Tognazzi che nella pellicola era l’operaio milanese Basletti. L’altro grande successo che la proietta al grande cinema americano arriva nel 1976, 1981 e 1984 con Gerard Depardieu nelle tre pellicole: “L’ultima Donna” – “Storie di ordinaria follia” e “Il futuro è donna”.
Il successo ad Hollywood e le polemiche di Sanremo
Ornella Muti sbarca ad Hollywood nel 1979 dopo aver dato alla luce la figlia Naike con il film “Flash Gordon” e “Love and Money – Per amore e denaro”. Nell’ultimo festival di Sanremo il conduttore e direttore artistico Amadeus la sceglie per affiancarlo nella serata d’apertura della settantaduesima edizione, ma non sono mancate le polemiche. Qualche settimana dopo la sua esibizione sul palco più seguito e più discusso d’Italia la Muti ospite della trasmissione in onda su Rai uno, “Domenica In”, condotta magistralmente da Mara Venier ha spiegato le sue difficoltà riscontrate con il festival e la televisione: “Arrivi e ti senti dire: ‘Non fare così, non dire così, mettiti così, attenta a. A un certo punto ti senti congelato perché pensi che sbaglierai e un po’ così è stato. Diciamocelo, Sanremo non è comodo. È una cosa canora, io ho fatto quello che dovevo fare, punto”.