Jannik Sinner, fresco di ritorno in top 10, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport si è espresso su tennis, vita privata, sogni e molto altro. “Parlare di classifica è una cosa che non faccio mai volentieri. La mia ambizione è quella di crescere ancora. Se poi questo percorso dovesse portarmi un giorno ad essere numero 1 al mondo sarà un bene. Sarà un’impresa difficile, ma il mio sogno è questo. Bisogna fare dei sacrifici e a volte bisogna avere anche il coraggio di fare scelte difficili come ho fatto io, cambiando allenatore”.

Reduce dai due giorni di Coppa Davis dove ha mantenuto la sua imbattibilità con la casacca azzurra, dove ha portato a casa due punti fondamentali in singolo perdendo però in doppio ora Sinner è pronto a volare a Indian Wells per il primo Master 1000 della stagione.
Quello americano sarà anche il primo torneo con a fianco il nuovo allenatore Simone Vagnozzi, il tennista di San Candido ha parlato di questa nuova avventura: “Abbiamo iniziato a lavorare sul servizio, sul rovescio, sul fare qualcosa in più a rete. Nessun stravolgimento, però, perchè l’attenzione resta concentrata sul non perdere le mie caratteristiche fondamentali, quelle che mi hanno portato ad arrivare in questa posizione di classifica”.

Oltre che dal punto di vista prettamente sportivo tra Sinner e Vagnozzi c’è anche una fondamentale unione d’intenti: “Sono soddisfatto perchè stiamo lavorando molto duramente sul campo, come piace a me. C’è stato subito un buon feeling e non solo per quanto riguarda il tennis. Vagnozzi è un milanista sfegatato e quando parliamo di calcio andiamo d’accordo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda”.
 
Al momento a Indian Wells Sinner è 1-1, ma la scalata di Sinner nel tennis può iniziare da questo torneo: la posizione numero del 1 ranking lo aspetta.