Il patriarca contro i gay. Il patriarca ortodosso di Mosca Kirill (o Cirillo I) nel suo sermone domenicale ha pesantemente preso posizione a favore del conflitto in Ucraina: secondo lui infatti la Russia sta combattendo contro i peccati occidentali. E, pur senza farci diretto riferimento, il patriarca attacca i gay e li rende oggetto di un duro attacco diretto a tutto l’occidente.

Il patriarca e il Donbass

Secondo Kirill per otto anni il mondo ha fatto finta di niente, voltandosi dall’altra parte per non guardare ciò che stava accadendo nelle regioni ucraine del Donbass:

“Per otto anni ci sono stati tentativi di distruggere ciò che esiste nel Donbass (…) dove c’è un rifiuto fondamentale dei cosiddetti valori che oggi vengono offerti da chi rivendica il potere mondiale”.

Una primavera offuscata, secondo il patriarca, da “gravi eventi legati al deterioramento della situazione nel Donbass”.

Il patriarca: “Il gay pride biglietto d’accesso all’occidente”

Kirill poi, alla fine delle celebrazioni per la domenica del perdono, punta il dito contro l’occidente:

“Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì”.

Il patriarca ortodosso poi parla apertamente dell‘omosessualità, a suo dire la chiave d’accesso per il mondo occidentale:

“Ecco perché per entrare nel club di quei paesi è necessario organizzare una parata del gay pride. Non per fare una dichiarazione politica «siamo con te», non per firmare accordi, ma per organizzare una parata gay. E sappiamo come le persone resistono a queste richieste e come questa resistenza viene repressa con la forza. Ciò significa che si tratta di imporre con la forza un peccato condannato dalla legge di Dio, e quindi, di imporre con la forza alle persone la negazione di Dio e della sua verità”.

Addirittura per il patriarca Kirill, la guerra in Ucraina è un conflitto per il destino dell’umanità:

“Ciò che sta accadendo oggi nell’ambito delle relazioni internazionali, quindi, non ha solo un significato politico. Stiamo parlando di qualcosa di diverso e molto più importante della politica. Si tratta della salvezza umana, di dove andrà a finire l’umanità”.

20 novembre 2021, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alla cerimonia per il conferimento dell’Ordine di Sant’Andrea al patriarca Kirill.

Chi è il patriarca Kirill che attacca i gay

Vladimir Michajlovič Gundjaev è nato a Leningrado (l’attuale San Pietroburgo) il 20 novembre 1946 ed è il 16° patriarca di Mosca e di tutte le Russie dal 1° febbraio 2009. Considerato un uomo molto vicino al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, Cirillo I ha deciso di invertire la rotta della prudenza che finora lo aveva contraddistinto: già nel 2014 alcuni media riferiscono fosse contrario alla guerra in Crimea, tanto da evitare di partecipare a qualsivoglia celebrazione. Lo stesso patriarca incontrò Papa Francesco il 12 febbraio del 2016 a Cuba, in un primo, storico incontro fra oriente e occidente che non avveniva dai tempi del grande scisma del 1054.