Mentre la guerra in Ucraina continua a lasciare strascichi sul mondo dello sport e della Formula 1, non per ultime la cancellazione del GP di Sochi e il licenziamento di Mazepi c’è chi, come Daniil Kvyat, non ci sta a tutte le rivoluzioni che stanno avvenendo nel mondo dei motori a causa del conflitto.
Come noto al momento i piloti russi non sono stati esclusi dalle competizioni FIA, ma dovranno gareggiare con alcune limitazione e divieti, come assenza di bandiera, inno, scritte sulle tute, oltre che firmare un foglio di accettazione di queste misure ed eventualmente altre per poter scendere in pista.
A spalleggiare le posizioni dell’ex pilota AlphaTauri c’è il suo team manager in G-Drive Racing, Roman Rusinov, le sue parole rilasciate in un post Instagram infatti non lasciano spazio ad interpretazioni: “Il sottoscritto ha rifiutato di accettare le condizioni discriminatorie della Fia. L’obiettivo di ogni atleta è di ascoltare l’inno del proprio Paese sul podio. In oltre 10 anni di esperienza internazionale il nostro team lo ha fatto molte volte. Abbiamo alzato la bandiera russa, ascoltato e cantato l’inno russo. Per amore dei miei tifosi, per il bene dei miei compagni e per l’onore sportivo, non firmerò questo documento. È meglio non correre affatto”.
La stagione di Kvyat, finita prima di iniziare
Come riportato da RacingNews365, Kyvat ha rifiutato di siglare l’“impegno per la neutralità e la pace”.
La nota doveva essere firmata per prendere parte ai campionati della Federazione, così il team di Kyvat è rimasto escluso sia dal campionato mondiale Endurance che dalla 24 ore di Le Mans. Insomma se le cose non cambiano la stagione di Kyvat sembra sia finita ancor prima di cominciare, vedremo se una delle due parti mollerà questo braccio di ferro o se per il russo si prospetta una stagione ai box.
New journey ahead! 😁 pic.twitter.com/GY5pQxyT6l
— Daniil Kvyat (@kvyatofficial) February 14, 2022