Si può fare. È il messaggio che Jurgen Klinsmann lancia all’Inter nel giorno del ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Liverpool. I nerazzurri devono ribaltare lo 0-2 dell’andata. Un’impresa riuscita nel 1990-1991, nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa, quando la squadra di Giovanni Trapattoni batté l’Aston Villa dopo il ko dell’andata per 2-0: “Se chiudo gli occhi rivedo ancora San Siro pieno di cartoncini nella coreografica – ricorda Klinsmann, protagonista di quella rimonta, alla Gazzetta dello Sport – Ricordo l’energia di Trapattoni che sapeva parlare al cuore, la stessa capacità che vedo in Klopp”.
Testa al presente, dunque, con Klinsmann che incoraggia la squadra di Simone Inzaghi per la sfida di Anfield: “Anche se il Liverpool è eccezionale, è fatto di uomini – spiega l’ex attaccante tedesco – E l’Inter è nella migliore condizione per provarci: non ha nulla da perdere. Magari segna nel primo tempo, cresce la fiducia e poi chissà. Il modo in cui affronti il Liverpool segnerà anche il finale di stagione: serve una partita da leoni, coraggiosa, che dia entusiasmo per battere le avversarie in Serie A“.
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“Gosens farà benissimo. Mi intriga la crescita di Lautaro”
Contro il Liverpool non ci sarà Barella, assente per squalifica. Un’assenza importante anche secondo Klinsmann che ha speso parole d’elogio per il centrocampista con un paragone importante: “Barella, così completo e vitale, mi ricorda Matthaeus. Se devo trovargli un difetto, direi che a volte il ragazzo fa troppo: rallentare alle volte può aiutare“. Ci saranno, invece, Gosens e Lautaro Martinez. L’allenatore tedesco ha parlato anche di loro e del percorso intrapreso in nerazzurro: “Gosens farà benissimo: è sveglio, intelligente e umile. L’Inter ha fatto un acquisto logico, ma niente paragoni con Brehme. Mi intriga la crescita di Lautaro. Penso che il prossimo passo sarà la consacrazione internazionale: anche in Qatar ha chance di vincere con l’Argentina“.