La Russia sta pensando seriamente di attuare un piano di disconnessione per abbandonare definitivamente la sua presenza su Internet. A sostenere l’indiscrezione è “Nexta Tv”, un Network bielorusso indipendente. L’operazione sarebbe di attuazione imminente, tanto da far trapelare la data dell’11 marzo come quella più probabile per l’inizio delle operazioni.

La risposta del Ministro della Sicurezza Digitale

“Ci stiamo preparando per diversi scenari. Ma non ci sono piani per disconnettere Internet dall’interno. Dobbiamo difenderci sicuramente dai continui attacchi informatici ai siti russi dall’estero”. Questa la replica del ministro della Sicurezza Digitale russo parlando delle nuove misure attorno alle quali si sta ragionando.

La rete resta l’unico mezzo a disposizione dei cittadini russi per sentirsi ancora parte del mondo globalizzato. Un “privilegio” destinato a finire presto secondo l’indiscrezione pubblicata su Twitter da un’emittente bielorussa che riferisce di un piano in via di attuazione per disconnettere il territorio russo da Internet globale, entro l’11 marzo.

Russia isolata

Disconnettere internet dall’interno farebbe dei russi un popolo completamente isolato dal resto del mondo, ancora più isolato dopo la pesante censura del Cremlino agli organi d’informazione e le minacce di carcere per i giornalisti che diffondono notizie “false” sulla guerra in Ucraina. Attualmente non è possibile accedere neppure ai social network come Facebook e Twitter, oscurati per decisione del governo.

Cyberwar: gli hacker anti Putin sono più di 260mila

Si ingrandisce anche il fronte della cyberguerra. Dopo aver colpito siti istituzionali e infrastrutture digitali di Kiev con un susseguirsi di nuovi malware, la risposta dell’esercito di hacker volontari a sostegno dell’Ucraina ha portato all’arruolamento di oltre 20mila esperti che agirano in rete per danneggiare i sistemi russi.

Anche sul terreno di guerra del digitale ognuno svolge i suoi compiti: gli attivisti di Anonymous agiscono contro la Russia, la gang di cybercriminali Conti fiancheggia il Cremlino mentre cresce l’esercito di hacker volontari che si sono arruolati nell’IT Army costituitosi dopo l’appello del ministro ucraino Fedorov.