Caro gasolio, pescatori in sciopero. Da oggi, lunedì 7 marzo, i pescherecci attraccati nei porti di tutta Italia, non salperanno più.  E sarà così tutta la settimana.

Questa la decisione presa durante un’assemblea avvenuta a Civitanova e che ha visto i rappresentanti dell’80% delle marinerie italiane. Domani andranno negli uffici delle Capitanerie di Porto per consegnare i documenti delle imbarcazioni senza sbarcare i marinai (per non far restare senza stipendio ai dipendenti, senza perdere le giornate di pesca). Pescara, Ancona, Civitavecchia, Napoli, sono solo alcune delle banchine dove, pesce fresco non se ne troverà più e per quanto tempo non si sa.

Mercoledì 9 marzo le associazioni di categoria saranno a Roma – ha spiegato Apollinare Lazzari, presidente dell’Associazione produttori pesca di Ancona – per un incontro al Ministero. Vediamo se è possibile far entrare il comparto della pesca tra quelli che vedranno un sostegno nel prossimo Decreto. Altrimenti continueremo a stare in terra. Così, non possiamo più lavorare: i costi superano di gran lunga i guadagni“.

Caro gasolio, l’allarme dei pescatori: “Con i rincari del gasolio è diventato inutile lavorare

L’annuncio del presidente dell’associazione armatori Pescara Francesco Scordella: “Con i rincari del gasolio è diventato inutile lavorare”. “Oggi continuare non ha più senso. Di media, al porto di Pescara, spiega, per fare il pieno ad un peschereccio ci volevano 10mila euro: oggi ce ne vogliono 20mila. Rincari al 100 per cento che si aggiungono alle altre difficoltà delle marinerie a cominciare dalla legge 30 che da oltre un anno ha portato gli sgravi sui contributi dall’80 per cento al 40 per cento. A tutto questo si aggiungono i limiti del cosiddetto “sforzo di pesca” che prevede ulteriori restrizioni da parte della Ue.

E ha aggiunto: “Ci saranno concessi circa 115 giorni di lavoro l’anno: praticamente ci mettono in ginocchio”. E sul caro gasolio il problema potrebbe essere anche un altro: le colonnine potrebbero non essere più rifornite perché i rincari colpiscono anche chi si occupa del trasporto”.