Guerra Ucraina, l’aggressione di Vladimir Putin non è più solo una guerra ma si è trasformata in una crisi umanitaria che riguarda tutti, in particolare noi europei.
Secondo le Nazioni Unite sono circa 1 milione e 200mila i profughi in fuga dal conflitto. In Italia ne sono arrivati oltre un migliaio, per lo più donne e bambini, quasi tutti diretti a casa di familiari o amici che nel nostro Paese vivono e lavorano. Con quasi 250 mila persone, l’Italia conta infatti la più ampia comunità ucraina d’Europa. Una comunità che già dalle prime fasi del conflitto ha predisposto un piano di aiuti per chi fugge ma soprattutto per chi resta.
Coperte, medicinali, cibo a lunga scadenza e giochi per i bambini sfollati: la solidarietà per la popolazione Ucraina parte da Roma e si snoda per tutta la Penisola, con punti di raccolta e beneficenza sparsi su tutti i territori nazionale.
Guerra Ucraina, Ercolano accoglie i profughi
“Fermate la guerra, grazie per l’aiuto”, sono le parole di chi fugge: “Bisogna fermare la guerra, i russi e gli ucraini non devono morire. Tante persone vogliono scappare da Kiev e abbiamo tanto paura”. Nel comune campano sono arrivati quasi 50 persone, la maggior parte sono bambini.
Ucraina, Mattarlla a messa a Santa Sofia a Roma
La basilica di Santa Sofia si trova a Roma in via Boccea 478. Oggi Santa Sofia è la chiesa nazionale del popolo ucraino e quando è iniziata la crisi si è immediatamente attivata per raccogliere aiuti da inviare alla madrepatria. Non armi, non ci hanno neanche pensato, ma beni di prima necessità. Cibo, medicinali, coperte, pannolini, sedie a rotelle.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato alla messa nella Basilica di Santa Sofia a Roma, questa mattina, volendo sottolineare il grande ringraziamento per il lavoro che in questi giorni si sta svolgendo.