Guerra Ucraina ultime notizie. Nell’undicesimo giorno prosegue l’offensiva della Russia.
La Cnn comunica pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev. L’attacco in mattinata. L’impatto delle esplosioni è stato sentito da team della Cnn a Kiev e nell’area a sud-ovest della città. Due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint installato per consentire l’ingresso di civili in città dalla periferia. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini, riferisce ancora la Cnn.
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine è in allerta per la centrale idroelettrica di Kaniv, situata circa 150 chilometri a sud di Kiev, sul fiume Dnipro. Secondo i militari le forze russe vogliono assumerne il controllo della diga. L’allarme lanciato poche ore fa riguarderebbe anche il rischio che unità russe stiano tentando di penetrare nella periferia sud-occidentale della capitale Kiev.
A Mariupol le bombe fermano ancora i corridoi umanitari
Il secondo tentativo di evacuazione di Mariupol, nel Sud dell’Ucraina, si è interrotto. Lo ha reso il ministero dell’Interno di Kiev . “Il secondo tentativo di un corridoio umanitario per i civili a Mariupol si è concluso nuovamente con i bombardamenti da parte dei Russi”, ha riferito il consigliere del ministro Gerashchenko su Telegram. Le evacuazioni pianificate lungo i corridoi umanitari designati sono state interrotte a causa di alcuni attacchi che sarebbero in corso. “Non ci possono essere ‘corridoi veri’ perché solo il cervello malato dei russi decide quando iniziare a sparare e a chi”, ha riferito Anton Gerashchcenko su Telegram. Le evacuazioni dovevano iniziare alle 12 locali e il cessate il fuoco era stato proclamato dalle 10 alle 21.
Ieri il presidente russo Putin aveva accusato gli Ucraini di aver impedito l’evacuazione dei civili. Nella notte il capo della delegazione di negoziatori ucraini David Arachamija ha scritto su Facebook “Se Dio vuole ci sarà un corridoio domenica” rispondendo ad un’abitante di Kharkiv che raccontava di aver vissuto “10 giorni di inferno”.
I rifugiati fuggiti dall’Ucraina versoi Paesi vicini in 10 giorni sono oltre 1,5 milioni. Lo comunica su Twitter l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. E’ il più veloce sviluppo di una crisi di rifugiati “in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”. Quasi due terzi dei rifugiati sono giunti in Polonia.
Staffetta della diplomazia internazionale
Sul piano diplomatico arriva la conferma che il terzo round di incontri tra Kiev e Mosca si terrà lunedì, mentre oggi si intensificano i colloqui tra i rappresentanti di Israele, Turchia, Francia con il presidente Putin.
Il premier israeliano Naftali Bennett nella sua riunione di governo a Gerusalemme dopo aver parlato con Putin, Scholz e Zelensky ha riferito: “Anche se le probabilità non sono grandi, tutte le volte che c’è un piccolo spiraglio, il nostro obbligo morale è di fare ogni tentativo” per far dialogare tutte le parti. Intanto un nuovo colloquio telefonico si è svolto tra i presidenti Emmanuel Macron e Vladimir Putin. Lo annuncia l’Eliseo.
Intanto il presidente turco Erdogan, parlando al telefono con Vladimir Putin, ha detto che è necessario “garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace”. Lo rende noto Interfax. Dal canto suo il Cremlino fa sapere che Vladimir Putin ha affermato che “la sospensione dell’operazione speciale è possibile solo se Kiev cesserà le ostilità e accetterà le ben note richieste della Russia”
Nella notte il presidente ucraino ha avuto un colloquio telefonico con il presidente americano Joe Biden. Lo riferisce lo steso Zelensky su Twitter: “Nel quadro del costante dialogo ho avuto un altro colloquio con Biden. In agenda, la sicurezza, il sostegno finanziario all’Ucraina e il proseguimento delle sanzioni contro la Russia”.
Ieri il premier israeliano Naftali Bennett era a Mosca per incontrare il presedente Vladimir Putin. Dopo aver informato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky Bennet è volato a Berlino dal cancelliere Olaf Scholz. I colloqui tra Israele e Germania sono durati 90 minuti. A riferirne è stato il portavoce del capo del governo di Berlino, Steffen Hebestreit, precisando che l’obiettivo principale per entrambi resta quello di mettere fine alla guerra in Ucraina “prima possibile”. Secondo i media israeliani Bennet avrebbe avuto un colloquio anche con il presidente Emmanuel Macron.
Guerra Ucraina. Continuano le sanzioni, Mastercard e Visa chiudono i circuiti alla Russia
Guerra Ucraina, ultime notizie sulle sanzioni. A seguito dei provvedimenti economici varati nei confronti di Mosca Mastercard e Visa stanno sospendendo le loro operazioni in Russia. Le carte Mastercard emesse dagli istituti bancari russi non funzioneranno più. Lo stesso vale per qualsiasi carta emessa al di fuori del Paese: non sarà attiva nei negozi o bancomat russi. Anche Visa ha annunciato la volontà di cessare tutte le transazioni del circuito in Russia nei prossimi giorni.