Corridoi umanitari Ucraina, tregua dalle 10 per consentire l’uscita dei civili. Nel decimo giorno di guerra la Russia apre i corridoi umanitari. Lo ha reso noto il ministero della difesa russo. “La Russia dichiara un corridoio umanitario e un cessate il fuoco dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) per l’uscita dei civili da Mariupol Volnovakha. Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina”.
Mariupol non è le sue strade e le sue case; è i suoi abitanti”: lo ha detto oggi Vadym Boichenko, il sindaco della città, dove da questa mattina alle nove ora locale è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per permettere il trasferimento in sicurezza di civili. Secondo Boichenko, “visto il costante e spietato bombardamento da parte degli occupanti non c’è altra scelta che dare l’opportunità ai residenti di lasciare Mariupol in sicurezza”.
Nella notte i militari russi avevano stretto la morsa intorno a Mariupol. Il sindaco aveva denunciato che la città era allo stremo, senza acqua, elettricità e riscaldamento, e aveva chiesto corridoi umanitari. In un messaggio pubblicato sull’account Telegram del suo ufficio Boichenko ha scritto: “Per il momento stiamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco”. Mariupol conta quasi mezzo milione di abitanti. La città strategica si trova sulla costa settentrionale del Mar d’Azov, nel sud del paese, ed è uno dei più grandi porti commerciali dell’Ucraina.
Intanto è corsa in Europa alla solidarietà. Da Bruxelles la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha confermato ieri l’appoggio dell’Italia all’attivazione della direttiva europea sulla protezione temporanea dei cittadini e residenti ucraini che cercano nell’Ue rifugio dalla guerra. I numeri degli sfollati dall’Ucraina che stanno arrivando nell’Ue, ha spiegato la ministra ai giornalisti, “sono davvero elevatissimi. Bisogna assolutamente che ci sia una linea decisa; anche per la necessità di avere una certezza, quando saranno trascorsi i novanta giorni della durata del visto, sull’iter che dovranno seguire coloro che arriveranno nei paesi europei. Quindi quella di oggi è una riunione molto importante”.