Si chiama “Scomodo” ed è un giornale mensile cartaceo d’informazione indipendente gestito da studenti. Uno spazio nato nel 2016 e che ultimamente sta prendendo piede anche grazie alle numerose iniziative organizzate sul territorio di Roma. Un progetto giovane, nato proprio nella capitale, che ha generato una rivista totalmente gratuita, indipendente e aperta a tutti. Ad animarla ci sono 400 ragazzi e ragazze, per un’età media di 17 anni. Sono attivi quotidianamente grazie a una serie di iniziative socio-culturali, con l’obiettivo di far vivere al meglio la realtà romana. Il prodotto editoriale, interamente cartaceo, ha coinvolto moltissime persone per la stesura degli articoli e la gestione degli approfondimenti.

L’obiettivo di “Scomodo” è quello di diventare un centro giornalistico in grado di raccontare Roma attraverso occhi diversi: quelli di ragazzi attivi sia nel sociale sia nel mondo del giornalismo. Per realizzarlo, è partita ieri una campagna di finanziamento per attivare uno spazio aperto a tutti. I creatori del progetto sono alla ricerca di fondi, per concretizzare quello che loro definiscono un “processo di costruzione partecipata”. Per dare gambe al tutto è partita una raccolta di denaro attraverso una piattaforma di crowdfunding, in grado di affiancare alla richiesta di soldi anche quella di materiali per la futura sede del progetto.

Scomodo, un giornale di studenti aperto a tutti

“Vogliamo essere un punto di riferimento per i ragazzi, cercando di costruire un’alternativa culturale”, ha detto  Tommaso Salaroli, uno dei due fondatori di ‘Scomodo’. “Il nostro obiettivo è quello di creare un modello aperto a tutti, rispondendo alle esigenze dei giovani”. Uno di questi è Lorenzo Cirino, uno dei ragazzi più attivi a sostegno del progetto. “Scomodo vuole diventare uno spazio aperto a tutti, 24 ore su 24”, dice Lorenzo. Un obiettivo comune per questi ragazzi che, come si legge nel loro comunicato dal titolo “Roma si fa spazio”, vogliono dare voce a “singoli, realtà, sogni e idee di ogni sorta di contesto sociale, politico e economico”.