Dopo la notizia dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia di questa notte arrivano sviluppi sulla posizione di Volodymyr Zelensky. Lo stesso, questa mattina, si era espresso dichiarando: “Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito. Abbiamo combattuto insieme le conseguenze del disastro di Chernobyl del 1986. Ve lo siete dimenticato? Se ve lo ricordate non potete stare in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere“.
Secondo quanto riferisce l’agenzia russa Tass il presidente ucraino avrebbe appunto lasciato l’Ucraina spostandosi in Polonia. Manca però la conferma da parte dell’Ucraina.
Il ruolo del presidente ucraino
Questa notizia arriva in una situazione già delicata. Il leader ucraino sarebbe scampato ad almeno tre tentati omicidi negli ultimi giorni. Lo scrive il Times secondo il quale mercenari del gruppo Wagner e forze speciali cecene sarebbe stati incaricati di “eliminare” il presidente Zelensky.
Arriva però la smentita da Kiev: “Fake news dalla Russia, Zelensky è qui”.
Sul proprio canale Telegram la Rada, il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino, scrive: “Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev con la sua gente“.
L’annuncio russo in conclusione sembra quindi rientrare nelle più classiche manovre di propaganda bellica per creare confusione. In qualche però potrebbe indicare anche la crescente difficoltà bellica e strategica dell’Armata rossa.