Occhio vigile sull’asse Russia-Nato. La guerra tra Kiev e Mosca peggiorerà, arriveranno “più morti, più sofferenze e più distruzione”. E’ il quadro che ha delineato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sulla base delle ultime notizie, comprese le news relative all’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Con città sotto assedio, scuole, ospedali ed edifici civili bombardati” l’aggressione russa all’Ucraina è “la peggiore in Europa da decenni”, ha detto Stoltenberg, ricordando “l’irresponsabile azione intorno all’impianto nucleare della notte scorsa” e che “molti civili sono stati uccisi e feriti”. “I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morte, più sofferenze e più distruzione”, ha aggiunto.
“La Nato non è parte del conflitto tra Russia e Ucraina, non cerchiamo guerra con Mosca. Nello stesso tempo, non deve esserci alcun malinteso sul nostro impegno a difendere tutti i nostri alleati”, aveva detto prima della ministeriale Esteri a Bruxelles. “Abbiamo aumentato la nostra presenza a est – aveva continuato Stoltenberg – è una presenza difensiva”. La Nato “si felicita” per l’invio di “più truppe da parte degli Usa” in Europa. La guerra in corso conferma “l’importanza della presenza degli Usa nella Nato”, conclude. Stoltenberg aveva condannato “gli attacchi ai civili e ad una centrale nucleare”, atto che dimostra “l’incoscienza di questa guerra”. “La Russia deve ritirare le truppe e impegnarsi negli sforzi diplomatici”.
Stoltenberg: “non coinvolgere Nato nel conflitto con la Russia”
L’unico modo per implementare una zona di interdizione al volo sull’Ucraina, spiega il segretario generale della Nato, sarebbe mettere in volo aerei Nato pronti ad aprire il fuoco contro aerei russi. “E’ una decisione sofferta”, ha riconosciuto Stoltenberg rispondendo alle domande dei giornalisti, ribadendo comunque è prioritario “non coinvolgere le forze Nato nel conflitto”. Da parte sua il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha ribadito che “la nostra è un’alleanza difensiva: non cerchiamo alcun conflitto. Ma se il conflitto viene da noi siamo pronti e difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato”. “Davanti all’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina – aggiunge – l’alleanza ha reagito con velocità, unità e determinazione, lanciando immediatamente la Rapid Response Task Force e mettendo in piedi i piani graduati volti ad aumentare la sicurezza degli alleati”.