Masterchef Italia 11, è Tracy Eboigbodin ad aggiudicarsi la vittoria nella serata finale del cooking show più famoso d’Italia. Nata nel 1993 in Nigeria è poi migrata con la famiglia a Vallese di Oppeano (Verona) dove ricopre il ruolo di cameriera di sala in un albergo. Da sempre desidera diventare una chef, e crede che il cibo sia una cura per l’anima ancor prima che per il palato. Legatissima al fidanzato Samuele, ha conquistato i palati dei supergiudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli dopo una finale tiratissima fino all’ultimo assaggio, in cui ha avuto la meglio su Carmine e Christian, gli altri due finalisti.
È stata l’edizione, se non una delle edizioni più cosmopolite ed internazionali nella storia del programma e la neo vincitrice 28enne, è stata non solo la più forte ma quella che non si è lasciata sopraffare dalla paura e si è aggiudicata centomila euro in gettoni d’oro nonché la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette e di accedere ad un prestigioso corso di alta formazione presso Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Masterchef Italia 11, la finale
Si è invece dovuta accontentare della quarta posizione Lia Valletti, che si è fermata in quella che può essere definita come la “semifinale”, al termine delle due prove che hanno preceduto la finalissima. Una “Mistery Box” con protagonista il tre stelle Michelin Chef Enrico Crippa dal ristorante Piazza Duomo ad Alba che ha aperto le porte della finale a Carmine, ragazzo di Battipaglia, ed un Invention Test , in cui ospite d’onore è stato lo chef Andreas Caminada dal ristorante Schloss Schauenstein a Fürstenau, in Svizzera, ed al termine del quale è uscita proprio Lia Valletti.
Una finale dalle grandi emozioni, in cui i tre finalisti si sono misurati nella presentazione di un proprio menù completo, composto da un antipasto, un primo, un secondo ed un dolce. A giudicarli sempre i tre superchef Antonio Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli con il supporto dagli spalti di tutti gli ex concorrenti e da “bordo campo” delle famiglie.