Mascherine al chiuso, stop da Pasqua. “Il peggio è passato” parola del sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri. Sul fronte dell’emergenza pandemica prosegue il calo di tutti gli indicatori di riferimento della Fondazione Gimbe. Contagi, decessi, l’occupazione delle terapie intensive e i ricoveri in area non critica. Il prossimo mese potrebbe essere per l’Italia il vero inizio della ripartenza post Covid.
Sileri: “Da metà aprile via mascherine al chiuso”
Dal 1 aprile le Regioni non cambieranno più colore e si accorceranno le distanze tra le persone. Negli uffici come negli stadi. Il giorno di Pasqua potrebbe essere invece il giorno in cui toglieremo la mascherina dal viso. Anche al chiuso, secondo le previsioni di Sileri.
Resta il nodo del certificato verde, specie sul luogo di lavoro. Ad oggi la normativa prevede l’obbligo di Super green pass, per gli over 50, fino al 15 giugno ma nei giorni scorsi dalla commissione Lavoro del Senato è stato approvato un parere, a firma M5s, per la rimozione della misura.
Con l’avvicinarsi della fatidica data del 31 marzo, giorno in cui finirà lo stato d’emergenza sanitario in vigore da oltre due anni, si rafforza il fronte politico che vorrebbe accelerare nel percorso a tappe messo a punto nella road map del Governo.
Guerra in Ucraina, l’appello alle Regioni di Walter Ricciardi
Ora la preoccupazione della politica e dei cittadini è un’altra: garantire la sicurezza ai rifugiati in fuga dai bombardamenti in Ucraina che arrivano in Italia. Per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, saranno necessarie grandi campagne vaccinale per i i civili che scappano dalla guerra. “Queste popolazioni – ricorda Ricciardi – sono scarsamente vaccinate. Il virus che circola incontrastato in quei Paesi è la tragedia nella tragedia“.
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